3 cose positive e 3 cose (sempre positive) dopo Verona e Milan – Di Nicola Amoretti

In Campo In Primo Piano

Siamo sempre lì, al quarto posto, attaccati un po’ con i denti stretti al nostro obiettivo stagionale, ma anche certi di tre prestazioni positive consecutive: l’eclatante vittoria a Genova sulla Sampdoria (con sei reti), i tre punti ottenuti in casa con l’Hellas Verona e il pareggio (fuori casa) nel “Derby della Madonnina” a reti inviolate. Maurito Icardi si conferma “Top Player” con i due goal al Verona, dopo i quattro a Genova: non contano i due “errori” con il Milan (se tali si possono considerare, considerando la velocità delle azioni e le condizioni del campo). Mister Spalletti, in merito, stimolato sul fatto che gli errori di Mauro possano essere stati determinati dal terreno bagnato, ha risposto così: “Può darsi tutto, io la spiego più facilmente: come alcune volte ha fatto goal non normali, oggi non ne ha fatti due normali” (Fonte: FcInternews.it).

LE TRE POSITIVE:

1) Il clima che si respira a San Siro: sempre spalti gremiti e la sensazione che il pubblico desideri la vittoria. Sensazione che si trasforma in realtà quando la giovane raccattapalle (con il Verona) porge velocemente il pallone a Perisic, dando lei il via al primo goal di Mauro Icardi. Lei si chiama Andrea, ha 13 anni, tifosa nerazzurra e terzino sinistro della squadra Under 14 femminile dell’Inter.

2) La vittoria con l’Hellas Verona (la seconda consecutiva) da morale alla squadra nerazzurra e, così, la sconfitta dei rossoneri che pur affrontando degnamente (e con impegno) la Juventus a Torino subiscono una sconfitta netta. Il derby che si giocherà – lo abbiamo visto – sarà la dimostrazione del differente morale delle due squadre.

3) Il gioco: sembra che i ragazzi nerazzurri siano tornati a divertirsi giocando; anche quelli che – si pensava – non potessero mai più rientrare nel gioco di questa squadra sono tornati.

LE TRE (ANCORA) POSITIVE:

1) Se “Milano siamo noi!”, per quest’anno, in Campionato, ne abbiamo avuta l’ennesima dimostrazione. In casa dell’Inter, nel derby di andata, Mauro “Tricardi” ha chiarito le faccende con il suo: uno, due e tre. Avrebbe siglato la vittoria anche del derby di ritorno se non vi fosse stata una VAR al “pelo nell’uovo”. VAR che in Coppa Italia non è stata nemmeno interpellata, per una situazione molto simile.

2) Se (alla fine del Campionato) si arriverà a pari punti con la Roma sarà l’Inter a essere davanti. Se si arriverà pari con il Milan (anche se la cosa sembra ormai abbastanza difficile) sarà l’Inter a essere davanti. Una carta in più nella manica nerazzurra.

3) Le “vie centrali”: ora non si manovra più soltanto sulle fasce laterali, ma anche centralmente e questo sicuramente permette numerose possibilità in più di manovra. Tra gli interpreti di questo gioco si inserisce un rinnovato Marcelo Brozović, sicuro e determinato, come se quello visto in certe occasioni del passato non esistesse più

Amala!

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Nicola Amoretti
Nicola Amoretti
Nicola Amoretti è nato in Toscana, ad Arezzo, il 4 Gennaio 1998, proprio nel giorno in cui a San Siro si giocava Inter-Juve e Ronaldo, dopo una lunga corsa sulla destra (sfuggito anche a un tentativo di fallo) serviva a Youri Djorkaeff il pallone della vittoria. Amoretti vive a Milano dai primi Anni 2000. Attualmente studente, è appassionato di Calcio e dell’Inter, ama il Calcio inglese e si interessa anche di altri sport, specialmente: Pallacanestro e Tennis. Gioca nella Macallesi, società di periferia di Milano (squadra dove ha giocato Walter Zenga dal 1969 al 1971). Le sue passioni sono: Giornalismo, Lettura e Musica.