3 cose positive e 3 negative dopo Sampdoria-Inter – Di Nicola Amoretti

In Primo Piano Nerazzurri

Un risultato del tutto inaspettato, considerando il momento non proprio idilliaco dell’Inter, vista la qualità dell’avversario e il campo sempre molto ostico. Infatti, i nerazzurri non vincevano al “Marassi” dal 13 Aprile 2014, in uno 0 a 4 tutto argentino (Icardi, Samuel, Icardi, Palacio). Anche questa volta il bomber nerazzurro ha ruggito nell’arena genovese, rifilando un poker di alta qualità. Ma, nel Calcio come nella vita, non tutto è oro quel che luccica.

LE TRE POSITIVE:

1) Una prestazione ottima; i nerazzurri hanno da subito cercato di imporre le proprie idee, e il gioco espresso sul campo afferma una crescita qualitativa tanto attesa, che, solo un mese fa, sembrava destinata a rimanere nei ricordi del periodo pre-natalizio.

2) Nelle ultime 5 partite l’Inter ha portato a casa 10 punti su 15 disponibili. Un ottimo bottino, e, oltre allo scivolone di Genova contro il Genoa, tre vittorie su cinque e un pareggio con il Napoli potevano sembrare risultati insperati, ma ancora una volta questa altalena sfrenata chiamata Inter stravolge tutti i pronostici possibili.

3) Forse chiamarlo periodo positivo è esagerato, ma sicuramente il contenitore della consapevolezza dei propri mezzi si sta riempiendo poco a poco. La sfida che vede l’Inter giocare – sabato, 31 Marzo – contro il Verona e, la sera stessa, i rossoneri in trasferta contro la Juventus, ha un valore importante: potrebbe portare i nerazzurri al derby del 4 Aprile con un entusiasmo altissimo e potenzialmente decisivo. Ovviamente si deve pensare (si sa) partita per partita e la formazione di Pecchia non è assolutamente da sottovalutare.

LE TRE NEGATIVE:

1) Paradossalmente l’ottima prestazione del Capitano Mauro Icardi potrebbe far pensare male: l’Inter è dipendente da Icardi? Tutto fa pensare che una sua possibile assenza futura potrebbe essere compromettente ai fini dei risultati e, per ora, l’unico sostituto sembra essere Éder; l’italo-brasiliano è stato un degno sostituto, ma qualche volta di troppo non ha acceso la scintilla.

2) A volte arrivare alle partite da favoriti, troppo in fiducia, può non essere positivo. Dunque, la giornata del 31 Marzo sarà un’arma a doppio taglio, a prescindere dai risultati delle altre. Importante, quindi, fare il salto di qualità, non solo per quando riguarda il gioco, ma anche dal punto di vista mentale.

3) Premettendo che la sua prestazione è stata ottima, il nostro Antonio Candreva non si è ancora sbloccato. Giocatore eclettico che fa il goal: una delle sue armi migliori. Questo periodo di digiuno ha condizionato qualche prestazione di troppo. Per giocare bene e aiutare la squadra il goal non è fondamentale, ma da un giocatore con le sue caratteristiche e potenzialità ci si aspetta sempre qualcosa in più e, nel complesso, il suo bilancio è leggermente negativo.

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Nicola Amoretti
Nicola Amoretti
Nicola Amoretti è nato in Toscana, ad Arezzo, il 4 Gennaio 1998, proprio nel giorno in cui a San Siro si giocava Inter-Juve e Ronaldo, dopo una lunga corsa sulla destra (sfuggito anche a un tentativo di fallo) serviva a Youri Djorkaeff il pallone della vittoria. Amoretti vive a Milano dai primi Anni 2000. Attualmente studente, è appassionato di Calcio e dell’Inter, ama il Calcio inglese e si interessa anche di altri sport, specialmente: Pallacanestro e Tennis. Gioca nella Macallesi, società di periferia di Milano (squadra dove ha giocato Walter Zenga dal 1969 al 1971). Le sue passioni sono: Giornalismo, Lettura e Musica.