Bene, bravi, bis… E ora si gufa.

In Campo In Primo Piano

Lo sappiamo, non è carino. “Gufare” non è da sportivi, ma, certamente, è da tifosi. Non solo da Ultrà, ma anche da tifosi “normali”; ammesso che un tifoso (anche il più tiepido) si possa considerare tale: normale. Nello sport, però, nel Calcio in particolare vi sono momenti in cui questa faccenda diviene primaria: complice anche la “spalmatura” delle partite (di uno stesso turno) in due o tre giorni. Tu il tuo dovere lo hai fatto hai giocato bene, hai fatto divertire il tuo pubblico, hai vinto e senza possibilità critiche. Ora sta alle altre perdere (o almeno pareggiare).

Lo abbiamo detto, non è carino, ma lo sport è anche questo: uno vince se l’altro resta indietro: una squadra ha fatto più punti anche perché le altre ne hanno fatti meno. C’è di mezzo la Lazio, i nostri fratelli, giocano a Firenze: si possono fermare… Per noi questa volta la qualificazione per la Champions League è troppo importante. E dovremo batterli anche a Roma, all’ultima giornata. Fratelli, va bene, ma la lotta tra noi c’è sempre stata. Anche il Genoa potrebbe bloccare la Roma, almeno sul pareggio. Se così all’Inter non resterebbe che una sola cosa da fare: vincere a Verona. Poi la Juventus arriverà a San Siro…

Ieri a San Siro, lo abbiamo visto tutti, una bella festa. Bel gioco, bel clima, bei goal e – capolavoro da Inter – belli anche i goal sbagliati. Ma l’Inter c’è. Questa è la vera Inter. Questo è il suo gioco. Forza ragazzi! Amala!

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Pierluigi Arcidiacono
Pierluigi Arcidiacono
Il nostro Direttore, Pierluigi Arcidiacono, un giorno chiese al suo papà di portarlo ad assistere a Inter-Sampdoria, nel 1971, quando non aveva ancora dieci anni. Aveva saputo che Suarez non giocava più con la maglia nerazzurra, ma con quella blucerchiata. Questo, nella logica di un bambino, gli appariva come una cosa molto strana, quindi, desiderava vederlo in campo. Quel giorno giocavano gli uomini che avrebbero vinto l’11° scudetto della storia dell’Inter e quella squadra rimarrà sempre nel cuore del nostro Direttore. La partita finì 3 a 1 per i nerazzurri. Segnò prima Mazzola al 46°, poi, Boninsegna su rigore al 65°, ancora Boninsegna all’80° e, infine, proprio davanti agli occhi del nostro Pigi Arcidiacono, Suarez segno il goal della bandiera su rigore. Passarono un po’ di anni. Pigi scrisse molto (poesie, articoli, libri e testi teatrali) e tra i suoi scritti si trovano anche diversi testi sull’Inter. Si ricordano soprattutto: “Vade retro Satana - Storie di una vita neroazzurra” (Librificio-Proedi - 2004), “Marco Materazzi - Degno della maglia” (Il Flabello - 2006), la monografia “La Grande Inter Anni ’60” (Cigra 2003 - 2007) e “Armando Picchi - Un nome già scritto Lassù” (Il Melograno - 2011). Da non dimenticare anche: “Massimo Moratti - Mai visto un cuore così grande” (Il Flabello - 2006) e il primo libro pubblicato in Italia su Javier Zanetti, “Milano siamo noi - Il cuore del Capitano” (Il Flabello - 2009) . Nel 2013, Arcidiacono, inizia a pensare al sito #INTER (Hashtag Inter) dove si tenterà di parlare di Calcio e dell’Inter diversamente, ma sempre con cuore.
http://www.hashtaginter.it