Diletta Leotta… Ci mancava anche questa

Fuori Campo

Ora abbiamo la certezza che di televisione, noi, poco capiamo. Mediaset strombazza in ogni dove i suoi tre anni di regno incontrastato per la Champions League e la mossa di Sky Sport è di pensare di proporre una ragazzina che a 22 anni ha già le labbra un po’ ritoccate. Oh, certo, le faranno fare un po’ di “gavetta” dietro le quinte, ma, poi, il suo futuro è segnato: conduttrice. Tutti a spargere incenso e qui e là si legge: “Impossibile non sfruttare le sue potenzialità video”, oppure “Sky investe sui giovani, su chi ha talento e su chi ha un forte impatto sul pubblico”. D’altronde i Governi (di Destra e di Sinistra) hanno fatto scuola su questo e certi Ministri, passati dai calendari osé alla poltrona, offese per i dubbi che suscitava la loro investitura, sgranavano gli occhi e dichiaravano: “Io sono laureata!”. Beh? Tutto qui… Ma Diletta Leotta ha una “marcia in più”, dicono, “assomiglia a Martina Stella”… Siamo proprio messi bene.

Eterna è la condanna della capostipite di tutte queste fighette nel mondo dello sport: Alba Parietti. Ce la ricordiamo quando seduta sul suo sgabello a “Galagoal” mostrava le sue infinite gambe, mentre la regia era impietosa e inquadrava anche i suoi sproporzionati piedi. Lei bella sì, all’epoca. Era stata anche candidata per Miss Universo. Ma cosa fece appena raggiunto il successo? Pensò a studiare e a divenire sempre più professionista? No, si gonfiò le labbra a tal dismisura che i suoi più acerrimi nemici le definirono “un canotto”. Tempo dopo ci fece compassione (compassione vera, quella cristiana) quando venne attaccata in una trasmissione e lei rispose: “Ma, insomma! La Parietti non va bene quando presenta, non va bene quando balla, non va bene quando canta… Si può sapere cosa dovrei fare?”. Ci sembra esagerato rispondere con “Vox populi, vox Dei”, ma la Parietti aveva colto nel segno. Infatti, non avrebbe dovuto presentare una trasmissione di Calcio, avrebbe dovuto evitare di ballare e anche di cantare. Un certo Cinema sì, la presenza in televisione sì, ma la conduzione di programmi e l’opinionista in trasmissioni serie, proprio no.

Ora ci tocca questa signorina che tutti stanno già osannando, ma d’altronde sulla sua pagina ufficiale facebook i “Mi piace” superano i 17.000. I tanti bravi professionisti esperti di Calcio che forse sognavano di diventare come Gianni Brera, Nando Martellini, Bruno Pizzul e Marco Civoli non hanno capito nulla. Dovrebbero rifarsi le labbra con un po’ di acido ialuronico

Pierluigi Arcidiacono
Pierluigi Arcidiacono
Il nostro Direttore, Pierluigi Arcidiacono, un giorno chiese al suo papà di portarlo ad assistere a Inter-Sampdoria, nel 1971, quando non aveva ancora dieci anni. Aveva saputo che Suarez non giocava più con la maglia nerazzurra, ma con quella blucerchiata. Questo, nella logica di un bambino, gli appariva come una cosa molto strana, quindi, desiderava vederlo in campo. Quel giorno giocavano gli uomini che avrebbero vinto l’11° scudetto della storia dell’Inter e quella squadra rimarrà sempre nel cuore del nostro Direttore. La partita finì 3 a 1 per i nerazzurri. Segnò prima Mazzola al 46°, poi, Boninsegna su rigore al 65°, ancora Boninsegna all’80° e, infine, proprio davanti agli occhi del nostro Pigi Arcidiacono, Suarez segno il goal della bandiera su rigore. Passarono un po’ di anni. Pigi scrisse molto (poesie, articoli, libri e testi teatrali) e tra i suoi scritti si trovano anche diversi testi sull’Inter. Si ricordano soprattutto: “Vade retro Satana - Storie di una vita neroazzurra” (Librificio-Proedi - 2004), “Marco Materazzi - Degno della maglia” (Il Flabello - 2006), la monografia “La Grande Inter Anni ’60” (Cigra 2003 - 2007) e “Armando Picchi - Un nome già scritto Lassù” (Il Melograno - 2011). Da non dimenticare anche: “Massimo Moratti - Mai visto un cuore così grande” (Il Flabello - 2006) e il primo libro pubblicato in Italia su Javier Zanetti, “Milano siamo noi - Il cuore del Capitano” (Il Flabello - 2009) . Nel 2013, Arcidiacono, inizia a pensare al sito #INTER (Hashtag Inter) dove si tenterà di parlare di Calcio e dell’Inter diversamente, ma sempre con cuore.
http://www.hashtaginter.it