Il lavoro di Mancini

Calcio

Ci sono uomini che lavorano e hanno un grande rispetto per questo valore: il lavoro. Così è per alcuni uomini anche nel Calcio, non solo nelle nostre acque nerazzurre (con Roberto Mancini), ma è così anche per altri personaggi, come, ad esempio, Massimiliano Allegri, che vince la Supercoppa, lo cercano per le interviste, ma lui è in riunione con i propri collaboratori per stabilire il programma della settimana seguente.

Mancini sorride e spiega, ma dietro ai microfoni non si ascolta, allora lui sorride e spiega di nuovo: In queste amichevoli si possono fare cose buone e cose meno buone. Il risultato conta fino a un certo punto”, e prosegue: “Questo è un mese di lavoro in cui dobbiamo faticare tanto… (…) Stiamo lavorando…”. Appare evidente come ormai il mondo del Giornalismo si sia “scomposto” e adagiato sulla “tetraggine” poco acuta, tipica dei commenti e dei discorsi usuali durante gli happy hour.

Roberto Mancini lavora seriamente, pensando (cosa rara nel mondo moderno), programmando, provando… ma i tanti “Gugo”, a testa bassa, proseguono: “È soddisfatto di questa vittoria?”, “È deluso da questa sconfitta?”…

Ma Roberto Manicini sorride… e spiega.

Pierluigi Arcidiacono
Pierluigi Arcidiacono
Il nostro Direttore, Pierluigi Arcidiacono, un giorno chiese al suo papà di portarlo ad assistere a Inter-Sampdoria, nel 1971, quando non aveva ancora dieci anni. Aveva saputo che Suarez non giocava più con la maglia nerazzurra, ma con quella blucerchiata. Questo, nella logica di un bambino, gli appariva come una cosa molto strana, quindi, desiderava vederlo in campo. Quel giorno giocavano gli uomini che avrebbero vinto l’11° scudetto della storia dell’Inter e quella squadra rimarrà sempre nel cuore del nostro Direttore. La partita finì 3 a 1 per i nerazzurri. Segnò prima Mazzola al 46°, poi, Boninsegna su rigore al 65°, ancora Boninsegna all’80° e, infine, proprio davanti agli occhi del nostro Pigi Arcidiacono, Suarez segno il goal della bandiera su rigore. Passarono un po’ di anni. Pigi scrisse molto (poesie, articoli, libri e testi teatrali) e tra i suoi scritti si trovano anche diversi testi sull’Inter. Si ricordano soprattutto: “Vade retro Satana - Storie di una vita neroazzurra” (Librificio-Proedi - 2004), “Marco Materazzi - Degno della maglia” (Il Flabello - 2006), la monografia “La Grande Inter Anni ’60” (Cigra 2003 - 2007) e “Armando Picchi - Un nome già scritto Lassù” (Il Melograno - 2011). Da non dimenticare anche: “Massimo Moratti - Mai visto un cuore così grande” (Il Flabello - 2006) e il primo libro pubblicato in Italia su Javier Zanetti, “Milano siamo noi - Il cuore del Capitano” (Il Flabello - 2009) . Nel 2013, Arcidiacono, inizia a pensare al sito #INTER (Hashtag Inter) dove si tenterà di parlare di Calcio e dell’Inter diversamente, ma sempre con cuore.
http://www.hashtaginter.it