Il pagellone nerazzurro di Inter-Frosinone – Di Nicola Amoretti

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Vittoria molto convincente e dominio assoluto dei nerazzurri, che hanno mostrato di avere la testa giusta e di non farsi appannare la vista dalle tre partite successive. Nonostante l’assenza di Brozović per squalifica e il semi-turn-over, la squadra gira in modo ottimale e porta a casa i tre punti con personalità. Ora, testa al Tottenham.

Handanovć 6,5: Praticamente indisturbato per tutta la partita, al minuto 53 compie una parata fondamentale su Ciofani, quando il vantaggio era di una sola rete.

Asamoah 6: Classica partita ordinata del terzino ghanese, in difetto però per l’ammonizione procurata nel primo quarto d’ora di gioco.

Škriniar 6,5: Pulito in fase di impostazione, sicuro nelle poche trame offensive del Frosinone.

De vrij 6: Forse trasmette leggermente meno sicurezza del suo compagno di reparto, ma fornisce comunque il suo contributo importante.

D’ambrosio 6: Compito portato a casa, senza infamia e senza lode. Un po’ prevedibile nelle giocate; forse qualche volta dovrebbe sovrapporsi di più, per portare più uomini in zona offensiva.

Borja Valero 7: Quando viene chiamato in causa porta sempre con sé esperienza e qualità, e sicuramente ha preso il posto di Brozović con grande mestiere.

Gagliardini 6: Il ruolo del frangiflutti passa quasi sempre inosservato, ma è fondamentale: ogni tanto non si fa trovare nella posizione giusta, ma tutto sommato una partita tecnicamente e tatticamente svolta bene.

Keita Baldé 8: Esplode il potenziale tanto atteso tutto in una serata, dopo qualche prestazione non all’altezza delle sue qualità. Punta quasi sempre l’uomo, crea disordini nella difesa avversaria e finalizza le occasioni importanti, mettendo anche lo zampino sul goal del “Toro”, con un assist al bacio.

Nainggolan 6,5: Le “vampate” di cui parlava Spalletti nella conferenza pre-partita ci sono state, ma soltanto a tratti e non abbastanza pericolose, complice anche la partita prettamente difensiva del Frosinone. L’animo da guerriero, comunque, lo contraddistingue.

Politano 7,5: Ormai siamo abituati ad aspettarci una sua ottima prestazione. L’esterno nerazzurro è sempre molto pulito tecnicamente, pericoloso sia nelle ripartenze, sia nella costruzione: difficilissimo da contenere per i difensori.

Lautaro Martínez 6,5: Fatica a trovare spazi nella difesa del Frosinone che, in fase di non possesso, di fatto era una difesa a 5; dopo qualche tentativo segna il suo secondo goal in Serie A con un grandissimo colpo di testa.

João Mário: 6.
Icardi: 6.
Candreva: s.v.

(La fotografia in apertura del servizio è di Mattia Ozbot)

Nicola Amoretti
Nicola Amoretti
Nicola Amoretti è nato in Toscana, ad Arezzo, il 4 Gennaio 1998, proprio nel giorno in cui a San Siro si giocava Inter-Juve e Ronaldo, dopo una lunga corsa sulla destra (sfuggito anche a un tentativo di fallo) serviva a Youri Djorkaeff il pallone della vittoria. Amoretti vive a Milano dai primi Anni 2000. Attualmente studente, è appassionato di Calcio e dell’Inter, ama il Calcio inglese e si interessa anche di altri sport, specialmente: Pallacanestro e Tennis. Gioca nella Macallesi, società di periferia di Milano (squadra dove ha giocato Walter Zenga dal 1969 al 1971). Le sue passioni sono: Giornalismo, Lettura e Musica.