Il pagellone nerazzurro di Inter-Psv Eindhoven – Di Nicola Amoretti

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L’Inter è eliminata dalla Champions League: usciamo, pur essendo a pari punti col Tottenham. C’è tanto rammarico e tanta amarezza, ma la prestazione in sé non è stata negativa. Non è bastato, però, perché si poteva e si doveva fare meglio. Tanti errori tecnici ma, soprattutto, decisionali, commessi a causa di una fretta eccessiva. Peccato.

Handanović 6: incolpevole sul goal, viene impegnato poco ma si dimostra pronto sulle altre situazioni di gioco.

Asamoah 4,5: l’errore sul goal degli ospiti è troppo grave e pesa tanto sul voto; inoltre, la prestazione in sé è stata negativa (la peggiore fino a ora), come succede da un po’ di partite. Ma ora c’è bisogno del Kwadwo di inizio stagione…

Škriniar 7: fa a sportellate con De Jong, vince molti duelli e qualche volta imposta bene da dietro. Peccato per l’ammonizione evitabile a fine gara (anche se ormai inutile), ma lo slovacco si conferma pilastro indiscusso della nostra difesa.

De Vrij 6: tiene sempre bene la posizione, fa il suo dovere. Pragmatico.

D’Ambrosio 6: bene in fase difensiva, bene in fase offensiva, anche se il suo difetto è che si fa vedere sempre troppo poco.

Brozović 6: fa girare molto la palla, e probabilmente fare il mediano da solo non lo esalta; nel 4-2-3-1 si trova meglio, ma l’applicazione è stata positiva.

Borja Valero 6: come Brozović fa girare il pallone; si fa vedere in avanti, ma non trova mai spazio per la giocata giusta e pulita. Spreca una buona occasione al 61’.

Perišić 5: impalpabile, invisibile, scarico, spento, prevedibile, quasi svogliato. Tutto qua.

Candreva 5: adattato in un ruolo non suo dimostra di avere voglia, di mettere impegno e tanta corsa (come al solito), ma crea poco e in fase di non possesso lascia dei buchi troppo vistosi che, nel primo tempo, hanno fatto ripartire gli olandesi più di una volta.

Politano 7: sfidiamo chiunque a ricordare una brutta prestazione in maglia nerazzurra di questo ragazzo (a parte la sfida con l’Atalanta, che è stata un disastro generale). Crea sempre tanto, ha fantasia, qualità tecnica e l’estro che ci serve. Macina tanti chilometri e fornisce l’assist per il goal di Icardi. Molto bene.

Icardi 6,5: il Capitano timbra di nuovo il cartellino. Non lo timbra più di una volta solo per l’ottima prestazione di Zoet; in ogni caso Mauro è sempre stato in partita. Le critiche sul suo stile di gioco, ormai, sono da scartare a prescindere. Sono diventate noiose e monotone; ui puntualmente risponde sul campo.

Spalletti 5,5: il cambio di modulo non ha portato nulla di positivo, e probabilmente cambiando le carte si sarebbe potuto giocare con il solito 4-2-3-1, ma le scelte erano quasi obbligate. Col senno di poi (che è sempre più facile) si poteva cercare di gestire la partita con più tranquillità.

Keita balde 6.
Lautaro Martínez 6.
Vrsaljko 5,5.

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Nicola Amoretti
Nicola Amoretti
Nicola Amoretti è nato in Toscana, ad Arezzo, il 4 Gennaio 1998, proprio nel giorno in cui a San Siro si giocava Inter-Juve e Ronaldo, dopo una lunga corsa sulla destra (sfuggito anche a un tentativo di fallo) serviva a Youri Djorkaeff il pallone della vittoria. Amoretti vive a Milano dai primi Anni 2000. Attualmente studente, è appassionato di Calcio e dell’Inter, ama il Calcio inglese e si interessa anche di altri sport, specialmente: Pallacanestro e Tennis. Gioca nella Macallesi, società di periferia di Milano (squadra dove ha giocato Walter Zenga dal 1969 al 1971). Le sue passioni sono: Giornalismo, Lettura e Musica.