Sconfitti così, nessuno ha voglia di scrivere. Però… – Di Riccardo Arcidiacono

In Campo In Primo Piano Nerazzurri

A volte accade che, terminata una partita, nel giro di qualche manciata di minuti, arrivino in redazione già un paio di articoli. Quando, invece, vi sono serate come quelle di Torino, nessuno ha voglia di scrivere. Differenti i motivi: un po’, perché quando si perde una partita così c’è davvero poco da dire e un po’ perché una reale analisi tecnica – parliamoci chiaro – interessa davvero a pochi.

Prevale il mondo dei “Quacquaracquà”: chi da i voti (chissà a quale titolo); chi vuole mandare via l’allenatore e chi da la responsabilità al portiere; chi “La colpa è del centravanti che non segna” e chi da la responsabilità a Nainggolan che “ha deluso”; chi “Andate a lavorare!” e chi “Vergognatevi, non siete degni di questa maglia”. E poi c’è Ivan Perisic che non vuole giocare… Ognuno ha la sua da dire, compresi coloro che sostengono: “Quelli che ragionano così non sono veri tifosi”…

Ora, noi ribadiamo la nostra posizione, ma prima un chiarimento. La nostra analisi non significa che ci accontentiamo. Semplicemente sosteniamo ciò che è evidente, al di là, appunto delle analisi, che possono essere molteplici e più a meno seie.

L’Inter ha fatto alcuni passi falsi, questo è evidente, ma anche fatto alcuni passi che parevano impossibili. L’andamento, così, è sicuramente poco rassicurante, nel senso che, in questo modo, nel giro di poche giornate puoi essere in Paradiso o all’Inferno, però, questo non significa che da parte dei giocatori non vi sia impegno.

Ancora ribadiamo, non ci si accontenta, ma è incontestabile che siamo terzi da soli a + 5 dalla quarta in classifica (che tra l’altro è il Milan…); siamo in corsa per la Coppa Italia e siamo ancora in Coppa Uefa (Europa League). Non è il momento di polemiche: la stagione sportiva si vive sino all’ultima giornata. Ricordatevi che vi fu un anno in cui l’Inter trionfò in Coppa Uefa, ma si salvò dalla Serie B all’ultima giornata. “Chi ha orecchie per intendere intenda”.

Ah, una sola domanda: ma l’allenatore che ha vinto a Torino non è quello che abbiamo mandato via?

(La foto di Walter Mazzarri è di Mattia Pistoia)