Sportivamente D’Annunzio. Il Vate tra sport, giornalismo e letteratura

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Testo tratto da: “Che Calcio che fa – TUTTO IL CALCIO CHE NON TROVI”: www.checalciochefa.com

“Sportivamente D’Annunzio. Il Vate tra sport, giornalismo e letteratura” (Edizioni Croce), libro d’esordio del giornalista e conduttore televisivo Giammarco Menga.

La prefazione è firmata dallo scrittore e intellettuale Giordano Bruno Guerri, presidente di Il Vittoriale degli Italiani, la postfazione da Italo Cucci, già direttore del Corriere dello Sport.

L’indagine condotta all’interno di questo saggio verte sull’intreccio tra letteratura e giornalismo in Gabriele D’Annunzio attraverso il confronto e l’analisi di alcune delle sue principali opere letterarie con gli articoli scritti in qualità di giornalista sui maggiori quotidiani italiani del suo tempo.

L’attenzione si incentra in particolare sugli articoli sportivi dello scrittore abruzzese, una novità nel panorama editoriale di fine ’800 tanto da poter considerare il Vate un pioniere del futuro giornalismo sportivo.

“Nel corso della sua inimitabile vita – spiega Menga – ha praticato numerose discipline, cavalcando l’onda del progresso, passando dalla bicicletta all’automobile, dal cavallo agli aeroplani. Senza tralasciare gli sport individuali per eccellenza, come la scherma e la box. La sua attitudine al movimento è testimoniata anche dagli appunti di ginnastica da camera e dalle pagelle degli anni liceali al Convitto ‘Cicognini’ di Prato, riportati nell’opera”.

Tra le invenzioni in ambito sportivo, Menga si sofferma in particolare sullo scudetto tricolore, il famoso triangolino bianco, rosso e verde, oggi cucito su tutte le maglie delle rappresentative sportive nazionali italiane, “ideato proprio dal Vate durante la reggenza fiumana, subito dopo la fine della Prima guerra mondiale”.

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