L’Inter vince a Torino, Napoli fermato dal Genoa. 180 minuti di speranza. – Di Maurizio Ceccarelli

In Campo In Primo Piano Nerazzurri

TORINO  – San Siro è lì, che attende la squadra per la prossima casalinga… È proprio come afferma Federico Dimarco, si sente parlare della bolgia di qui, della bolgia di là, ma il clima di San Siro, si trova solo a Milano, a San Siro, appunto, e quando gioca l’Inter…

Intanto, si va a Torino e il Genoa ferma il Napoli. Sì, c’è un punto. Di differenza, ma…

L’Inter espugna lo stadio “Grande Torino” sotto il diluvio e  batte i Granata per 2 a 0 tenendo accese le speranze  grazie al pari interno del Napoli contro il Genoa (2 a 2) e, così, si porta, quando mancano 180 minuti alla fine del Campionato, a una sola lunghezza dai partenopei.

Simone Inzaghi, dopo la battaglia contro il Barcellona, schiera le seconde linee che giocano una partita accorta e intelligente. Zalewski, con gran goal nel primo tempo e Aslani su calcio di rigore nella ripresa, firmano un successo importante che permette ai neroazzurri di tornare in scia al Napoli.

L’Inter dovrà ora affrontare a San Siro la Lazio di Marco Baroni in un match pieno di insidie. Una Lazio in piena corsa per un posto nella prossima Champions League.

Il Napoli dovrà invece far visita a un Parma non ancora salvo, che in questa Stagione, tra le mura amiche, ha imposto (tra l’altro) il pari ai neroazzurri e sconfitto la Juve.

L’ultimo turno invece vedrà l’Inter affrontare in trasferta il Como delle meraviglie di Francesc Fàbregas che sta disputando un Campionato di assoluto valore, mentre Antonio Conte con il suo Napoli ospiterà il Cagliari, con i Sardi di Davide Nicola che a quel punto potrebbero essere già salvi.

Conte è ancora padrone del proprio destino. Un punto può essere molto o può essere nulla. Sarà un finale tutto da vivere e l’Inter ha l’obbligo di provarci fino alla fine, gettando il cuore oltre l’ostacolo. Poi, se il Napoli sarà stato più bravo lo applaudiremo e faremo loro i complimenti come è giusto che sia.

Nulla è perduto. Il sogno continua….

Pierluigi Arcidiacono
Pierluigi Arcidiacono
Il nostro Direttore, Pierluigi Arcidiacono, un giorno chiese al suo papà di portarlo ad assistere a Inter-Sampdoria, nel 1971, quando non aveva ancora dieci anni. Aveva saputo che Suarez non giocava più con la maglia nerazzurra, ma con quella blucerchiata. Questo, nella logica di un bambino, gli appariva come una cosa molto strana, quindi, desiderava vederlo in campo. Quel giorno giocavano gli uomini che avrebbero vinto l’11° scudetto della storia dell’Inter e quella squadra rimarrà sempre nel cuore del nostro Direttore. La partita finì 3 a 1 per i nerazzurri. Segnò prima Mazzola al 46°, poi, Boninsegna su rigore al 65°, ancora Boninsegna all’80° e, infine, proprio davanti agli occhi del nostro Pigi Arcidiacono, Suarez segno il goal della bandiera su rigore. Passarono un po’ di anni. Pigi scrisse molto (poesie, articoli, libri e testi teatrali) e tra i suoi scritti si trovano anche diversi testi sull’Inter. Si ricordano soprattutto: “Vade retro Satana - Storie di una vita neroazzurra” (Librificio-Proedi - 2004), “Marco Materazzi - Degno della maglia” (Il Flabello - 2006), la monografia “La Grande Inter Anni ’60” (Cigra 2003 - 2007) e “Armando Picchi - Un nome già scritto Lassù” (Il Melograno - 2011). Da non dimenticare anche: “Massimo Moratti - Mai visto un cuore così grande” (Il Flabello - 2006) e il primo libro pubblicato in Italia su Javier Zanetti, “Milano siamo noi - Il cuore del Capitano” (Il Flabello - 2009) . Nel 2013, Arcidiacono, inizia a pensare al sito #INTER (Hashtag Inter) dove si tenterà di parlare di Calcio e dell’Inter diversamente, ma sempre con cuore.
http://www.hashtaginter.it