Hotel Bella Riviera

Sostenitori

L’Hotel Bella Riviera, a Viareggio, è da sempre un “covo” per chi ami il Calcio. Lì ogni partita di Campionato, di Champions League o di Coppa Uefa, viene seguita con attenzione e competenza nella saletta della televisione; fra forti passioni che contrappongono i titolari dell’albergo (purtroppo “Gobbi”) con gli amici e i clienti tifosi di altre squadre. Le serate più accese, naturalmente, sono quelle in cui si svolgono le partite tra Inter e Juventus.

Molte squadre che si recano a Viareggio contro la locale compagine “S.S.D. Viareggio 2014” o in occasione del “Torneo di Carnevale” (Viareggio Cup) alloggiano proprio al “Bella” (come lo chiamano familiarmente i clienti dopo avervi soggiornato). Gli atleti vengono seguiti con attenzione, fornendo loro le camere più adatte al riposo e curando la dieta con attenzione, seguendo le indicazioni del medico e dell’allenatore.

Splendida la posizione del “Bella Riviera”, sul lungomare, accanto a piazza Mazzini: tramonti meravigliosi (e lo sono davvero…), vista sull’orizzonte e, quando arriva l’inverno, la possibilità di immergersi nel Carnevale (uno dei più belli del mondo). I carri delle sfilate si possono gustare dalla terrazza più alta dell’albergo, dai balconi delle camere che si affacciano sulla mare, oppure, scendendo sui viali, dove migliaia di persone festose e in costume accompagnano i carri, ballando.

La conduzione del “Bella Riviera” è familiare ed è così dal 1927. A garanzia di serietà e amore per il proprio lavoro.

Da ben tre generazioni, la famiglia Becagli gestisce con amore e fantasia l’hotel posto in mezzo ad una delle più belle passeggiate del mondo. Recentemente il “Bella Riviera” è stato ristrutturato in modo da offrire ai propri clienti i migliori comforts. L’albergo dispone di 36 camere, dotate di: servizi privati con doccia, TVcolor, telefono e aria condizionata. La cucina, a conduzione familiare, è gestita dal proprietario Pierluigi, offre piatti prelibati e genuini, dal pesce alla carne. La stazione di Viareggio si trova a 800 metri. Vicini anche: il Centro Congressi, il porto, la pineta, e la piazza del mercato.

Pierluigi Arcidiacono
Pierluigi Arcidiacono
Il nostro Direttore, Pierluigi Arcidiacono, un giorno chiese al suo papà di portarlo ad assistere a Inter-Sampdoria, nel 1971, quando non aveva ancora dieci anni. Aveva saputo che Suarez non giocava più con la maglia nerazzurra, ma con quella blucerchiata. Questo, nella logica di un bambino, gli appariva come una cosa molto strana, quindi, desiderava vederlo in campo. Quel giorno giocavano gli uomini che avrebbero vinto l’11° scudetto della storia dell’Inter e quella squadra rimarrà sempre nel cuore del nostro Direttore. La partita finì 3 a 1 per i nerazzurri. Segnò prima Mazzola al 46°, poi, Boninsegna su rigore al 65°, ancora Boninsegna all’80° e, infine, proprio davanti agli occhi del nostro Pigi Arcidiacono, Suarez segno il goal della bandiera su rigore. Passarono un po’ di anni. Pigi scrisse molto (poesie, articoli, libri e testi teatrali) e tra i suoi scritti si trovano anche diversi testi sull’Inter. Si ricordano soprattutto: “Vade retro Satana - Storie di una vita neroazzurra” (Librificio-Proedi - 2004), “Marco Materazzi - Degno della maglia” (Il Flabello - 2006), la monografia “La Grande Inter Anni ’60” (Cigra 2003 - 2007) e “Armando Picchi - Un nome già scritto Lassù” (Il Melograno - 2011). Da non dimenticare anche: “Massimo Moratti - Mai visto un cuore così grande” (Il Flabello - 2006) e il primo libro pubblicato in Italia su Javier Zanetti, “Milano siamo noi - Il cuore del Capitano” (Il Flabello - 2009) . Nel 2013, Arcidiacono, inizia a pensare al sito #INTER (Hashtag Inter) dove si tenterà di parlare di Calcio e dell’Inter diversamente, ma sempre con cuore.
http://www.hashtaginter.it