L’Inter c’è…

In Campo In Primo Piano

Seattle – USA – Ecco fatto. Mentre i giornalisti Italiani si impegnano a ribadire che sarà difficile per l’Inter riprendersi dalla batosta della Finale di Champions League, i giocatori .

È davvero incredibile l’inesperienza del nostro Quarto Potere, si pensi solo al caso di Garlasco… Nel mondo dello sport, poi, non ne parliamo.

Basterebbe leggere qualche libretto di Psicologia Sportiva, ma purtroppo la Libreria dello Sport di Milano (che era davvero preziosa) non c’è più.

La paura di perdere per avere subito quel 5 a 0 a Monaco sarà forte (per i giocatori) quando si andrà a giocare la prossima Finale, non ora. Certo nelle dichiarazioni di questi giorni, Lautaro e compagni non possono affermare che scendo in campo tranquilli, offenderebbero i tifosi. Ma è così. E lo si è visto. Sia nel pareggio contro il Monterrey e, specialmente, nelle due vittorie con i Giapponesi dell’Urawa Red Diamond (2 a 1) e con il River Plate (2 a 0).

Bel gioco e, lo hanno visto tutti, grande passione.

Si guardi l’esultanza di Esposito dopo l’uno a zero.

Questo “FIFA CLUB WORLD CUP”, in Italia, è stato accolto tiepidamente, non così dalle squadre di altri Continenti.

Si sta dimostrando, invece, una competizione di ottimo livello.

Il F.C. Internazionale Milano, forse, lo ha capito prima di molti altri e ora si gioca gli Ottavi di Finale contro la Fluminense, lunedì 30 giugno.

Pierluigi Arcidiacono
Pierluigi Arcidiacono
Il nostro Direttore, Pierluigi Arcidiacono, un giorno chiese al suo papà di portarlo ad assistere a Inter-Sampdoria, nel 1971, quando non aveva ancora dieci anni. Aveva saputo che Suarez non giocava più con la maglia nerazzurra, ma con quella blucerchiata. Questo, nella logica di un bambino, gli appariva come una cosa molto strana, quindi, desiderava vederlo in campo. Quel giorno giocavano gli uomini che avrebbero vinto l’11° scudetto della storia dell’Inter e quella squadra rimarrà sempre nel cuore del nostro Direttore. La partita finì 3 a 1 per i nerazzurri. Segnò prima Mazzola al 46°, poi, Boninsegna su rigore al 65°, ancora Boninsegna all’80° e, infine, proprio davanti agli occhi del nostro Pigi Arcidiacono, Suarez segno il goal della bandiera su rigore. Passarono un po’ di anni. Pigi scrisse molto (poesie, articoli, libri e testi teatrali) e tra i suoi scritti si trovano anche diversi testi sull’Inter. Si ricordano soprattutto: “Vade retro Satana - Storie di una vita neroazzurra” (Librificio-Proedi - 2004), “Marco Materazzi - Degno della maglia” (Il Flabello - 2006), la monografia “La Grande Inter Anni ’60” (Cigra 2003 - 2007) e “Armando Picchi - Un nome già scritto Lassù” (Il Melograno - 2011). Da non dimenticare anche: “Massimo Moratti - Mai visto un cuore così grande” (Il Flabello - 2006) e il primo libro pubblicato in Italia su Javier Zanetti, “Milano siamo noi - Il cuore del Capitano” (Il Flabello - 2009) . Nel 2013, Arcidiacono, inizia a pensare al sito #INTER (Hashtag Inter) dove si tenterà di parlare di Calcio e dell’Inter diversamente, ma sempre con cuore.
http://www.hashtaginter.it