Nel nome del Padre

Fuori Campo

La Nazionale Italiana ha giocato a Bari, contro la Francia. Una partita amichevole ma dal significato importante: è la squadra che ci ha sottratto il Campionato Europeo che stavamo già pregustando nel 2000, è la squadra che ha giocato contro di noi a Berlino la Finale dei Mondiali del 2006, trionfali per gli Azzurri. Sono “prove generali” serie, prima delle partite valide per i Mondiali del 2018. Hanno vinto loro, 1 a 3, peccato… All’inizio, inni nazionali, il minuto di silenzio per le vittime del terremoto, poi, le parole del Capitano: Gigi Buffon. Per molti, però, il pensiero si volge altrove: a Leonardo Bonucci, che non era in campo, non per scelta tecnica di Ventura, non perché infortunato. Bonucci era vicino a suo figlio Matteo.

FLORENCE, ITALY - NOVEMBER 10: Leonardo Bonucci of Italy poses during the official portrait session at Coverciano on November 10, 2015 in Florence, Italy. (Photo by Claudio Villa/Getty Images) *** Local Caption *** Leonardo Bonucci

Domandandosi e rispondendosi sul perché si ammali un bambino, certo non è seria la risposta semplicistica: “Questa è la vita…”. Appare subito un controsenso. Ma, purtroppo, è l’unica risposta che c’è.

Ricordiamo Armando Picchi, il grande Capitano dell’Inter di Angiolino Moratti e di Helenio Herrera. Si ammalò gravemente non ancora trentasettenne e capì che era giunta la sua ora. Giustificò il tutto col fatto che la vita gli aveva dato tanto, e in fretta, ora era giusto che si prendesse qualcosa in cambio. No Armando, sbagliavi. Non può essere così.

Picchi_tuta_Nazionale

Ricordiamo il nostro pensiero semplice, pubblicato nel 2004 sul nostro primo libro sull’Inter: “Vade retro Satana – Storie dei una vita nerazzurra”. Scrivevamo così: “Io vedo il mondo un po’ come una grande sfera di cristallo piena di acqua pura, limpida e cristallina. Se qualcuno vi versa del liquido colorato l’acqua perde la sua trasparenza: ne basta poco per insozzare tutta l’acqua. Al contrario, c’è bisogno di molta acqua per tornare allo stato originario di purezza. Pregare assiduamente, soprattutto per il bene degli altri, vuol dire versare continuamente acqua trasparente.”.

Ora, quindi, secondo il nostro pensiero, è il momento di fare qualcosa di concreto. Lo sappiamo che molti ci prendono in giro per il nostro credere nella forza e nella concretezza della preghiera. Anche alcuni credenti (stranamente) non lo considerano un gesto così concreto come qualsiasi altra azione… ma, per favore, state per una volta dalla “nostra parte”.

Magari – come secondo il pensiero di altri – le preghiere non servono a nulla, ma provate a immaginare si fosse, invece, come crediamo noi. Quale forza. Provate a pensare a Gesù se sentisse arrivare anche le vostre preghiere. Proviamoci insieme, una piccola preghiera per il piccolo Matteo Bonucci.

Pierluigi Arcidiacono
Pierluigi Arcidiacono
Il nostro Direttore, Pierluigi Arcidiacono, un giorno chiese al suo papà di portarlo ad assistere a Inter-Sampdoria, nel 1971, quando non aveva ancora dieci anni. Aveva saputo che Suarez non giocava più con la maglia nerazzurra, ma con quella blucerchiata. Questo, nella logica di un bambino, gli appariva come una cosa molto strana, quindi, desiderava vederlo in campo. Quel giorno giocavano gli uomini che avrebbero vinto l’11° scudetto della storia dell’Inter e quella squadra rimarrà sempre nel cuore del nostro Direttore. La partita finì 3 a 1 per i nerazzurri. Segnò prima Mazzola al 46°, poi, Boninsegna su rigore al 65°, ancora Boninsegna all’80° e, infine, proprio davanti agli occhi del nostro Pigi Arcidiacono, Suarez segno il goal della bandiera su rigore. Passarono un po’ di anni. Pigi scrisse molto (poesie, articoli, libri e testi teatrali) e tra i suoi scritti si trovano anche diversi testi sull’Inter. Si ricordano soprattutto: “Vade retro Satana - Storie di una vita neroazzurra” (Librificio-Proedi - 2004), “Marco Materazzi - Degno della maglia” (Il Flabello - 2006), la monografia “La Grande Inter Anni ’60” (Cigra 2003 - 2007) e “Armando Picchi - Un nome già scritto Lassù” (Il Melograno - 2011). Da non dimenticare anche: “Massimo Moratti - Mai visto un cuore così grande” (Il Flabello - 2006) e il primo libro pubblicato in Italia su Javier Zanetti, “Milano siamo noi - Il cuore del Capitano” (Il Flabello - 2009) . Nel 2013, Arcidiacono, inizia a pensare al sito #INTER (Hashtag Inter) dove si tenterà di parlare di Calcio e dell’Inter diversamente, ma sempre con cuore.
http://www.hashtaginter.it