Per questa Inter noi ci mettiamo la faccia

Together Inter Milano

Noi per l’Inter ci mettiamo la faccia. Proprio così. Siamo ancora convinti che alla fine l’Inter di Roberto Mancini concluderà la stagione con l’obiettivo che si desiderava: raggiungere la qualificazione in Champions League. La partita con la Fiorentina offriva certamente la possibilità di tirare il fiato, un’occasione che i nerazzurri si sono lasciati sfuggire e, come ormai di frequente, “all’ultimo minuto”. Ora, invece, persa l’occasione soltanto assaporata per un po’, ogni partita diventerà “pesante”. Si comincia con la Sampdoria a Milano, poi, la Juve a Torino… Si prosegue con il Palermo in casa (ma prima c’è la Juve a Milano per la Semifinale di Coppa Italia). Tutto oggi appare come una montagna impossibile da scalare, ma si deve iniziare a ragionare pensando che per aspera sic itur ad astra. È però indispensabile che sia così per tutti: in primis i giocatori, poi, i tifosi e la società e molto dipenderà, a questo punto, proprio da Roberto Mancini.

Bandiere_nerazzurre

Continua a lasciarci perplessi il rancore di una parte della tifoseria nei confronti di Mancini e del suo lavoro. Con tutti i “disastri” avvenuti (e ne sono avvenuti forse troppi) l’Inter è comunque in lotta a soli 2 punti dalla Roma (quarta) e a 4 dalla Fiorentina (terza). Se si è già deciso che tutte le prossime partite i nerazzurri le perderanno e le pareggeranno mentre Viola e Giallorossi infileranno strisce positive come quelle della Juventus di oggi, allora di Calcio ne capiamo poco.  I commenti degli esperti (che alimentano malumori) talvolta possono convincere, ma un problema c’è: se li confrontate tutti non corrispondono tra loro, non trovano, cioè, le stesse responsabilità in questa o quell’altra sconfitta. Da ciò ne deriva che, magari, uno di loro può dire o scrivere la “verità”, ma tutti gli altri sbagliano. Dal nostro punto di vista si tratta solo di un problema psicologico che, purtroppo, è anche il più difficile da “sbloccare”. Un aiuto, in questi casi, può realmente arrivare dai tifosi.

Tutto può ancora accadere, ma tutto ora può dipendere anche da piccole cose e non solo dall’impegno sul campo. I tifosi devono capire che è in questi momenti che bisogna ricominciare a cantare: “NON MOLLARE MAI!”, che bisogna davvero stare vicini alla squadra e non fischiare al primo passaggio sbagliato.

Ci sarà Inter-Juventus di Coppa Italia, va bene, è difficile, bisogna recuperare tre goal, ma iniziamo con l’andare allo stadio riempiendolo e facendo sentire ai ragazzi quel calore di Inter-Liverpool nel 1965. Non passeremo il turno? Non fa nulla. Iniziamo a vincere sul nostro campo: uno a zero, 2 a 0, non fa nulla. L’onore della maglia è questo: non permettiamo alla Juventus di vincere sul nostro campo.

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Pierluigi Arcidiacono
Pierluigi Arcidiacono
Il nostro Direttore, Pierluigi Arcidiacono, un giorno chiese al suo papà di portarlo ad assistere a Inter-Sampdoria, nel 1971, quando non aveva ancora dieci anni. Aveva saputo che Suarez non giocava più con la maglia nerazzurra, ma con quella blucerchiata. Questo, nella logica di un bambino, gli appariva come una cosa molto strana, quindi, desiderava vederlo in campo. Quel giorno giocavano gli uomini che avrebbero vinto l’11° scudetto della storia dell’Inter e quella squadra rimarrà sempre nel cuore del nostro Direttore. La partita finì 3 a 1 per i nerazzurri. Segnò prima Mazzola al 46°, poi, Boninsegna su rigore al 65°, ancora Boninsegna all’80° e, infine, proprio davanti agli occhi del nostro Pigi Arcidiacono, Suarez segno il goal della bandiera su rigore. Passarono un po’ di anni. Pigi scrisse molto (poesie, articoli, libri e testi teatrali) e tra i suoi scritti si trovano anche diversi testi sull’Inter. Si ricordano soprattutto: “Vade retro Satana - Storie di una vita neroazzurra” (Librificio-Proedi - 2004), “Marco Materazzi - Degno della maglia” (Il Flabello - 2006), la monografia “La Grande Inter Anni ’60” (Cigra 2003 - 2007) e “Armando Picchi - Un nome già scritto Lassù” (Il Melograno - 2011). Da non dimenticare anche: “Massimo Moratti - Mai visto un cuore così grande” (Il Flabello - 2006) e il primo libro pubblicato in Italia su Javier Zanetti, “Milano siamo noi - Il cuore del Capitano” (Il Flabello - 2009) . Nel 2013, Arcidiacono, inizia a pensare al sito #INTER (Hashtag Inter) dove si tenterà di parlare di Calcio e dell’Inter diversamente, ma sempre con cuore.
http://www.hashtaginter.it