Finale “Primavera”: Atalanta Campione d’Italia

Il Direttore In Campo In Primo Piano

È bello vincere; e i nostri ragazzi lo sanno bene. L’Inter poteva vincere per il terzo anno consecutivo lo scudetto nella Categoria “Primavera”; invece, il tricolore, pur cucendosi su una maglia nera e azzurra, va sul petto dei ragazzi dell’Atalanta. Sono loro i Campioni d’Italia!

Una bella partita; due “filosofie” di gioco differenti e due belle squadre: Atalanta (con la tradizionale divisa nerazzurra) e l’Inter (con la maglia bianca), bel gioco ma un pochino troppo fallose, entrambe le compagini.

Allo scoccare dell’80’ le due squadre sono ancora sullo 0 a 0, ma sono i ragazzi di Armando Madonna che ci provano di più. Dalle due panchine c’è preoccupazione in vista dei tempi supplementari, perché i ragazzi non si risparmiano. Tutto può succedere in una partita così: giocano anche il caldo, la tensione e l’emozione. I bergamaschi fanno proprio questo gioco: attendono un cedimento dell’Inter.

Purtroppo questo avviene e al minuto 84 segna l’Atalanta con Colley. Questo, forse, l’unico errore degli interisti, che li punisce severamente.

Madonna prova a lavorare sulle teste dei nostri ragazzi: il tempo è scaduto (5 minuti di recupero) e lui urla “Non è finita! Non è finita!”, poi, guarda l’orologio. Arriva il fischio finale. Questa è la conosciuta “Legge del goal”.

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Pierluigi Arcidiacono
Pierluigi Arcidiacono
Il nostro Direttore, Pierluigi Arcidiacono, un giorno chiese al suo papà di portarlo ad assistere a Inter-Sampdoria, nel 1971, quando non aveva ancora dieci anni. Aveva saputo che Suarez non giocava più con la maglia nerazzurra, ma con quella blucerchiata. Questo, nella logica di un bambino, gli appariva come una cosa molto strana, quindi, desiderava vederlo in campo. Quel giorno giocavano gli uomini che avrebbero vinto l’11° scudetto della storia dell’Inter e quella squadra rimarrà sempre nel cuore del nostro Direttore. La partita finì 3 a 1 per i nerazzurri. Segnò prima Mazzola al 46°, poi, Boninsegna su rigore al 65°, ancora Boninsegna all’80° e, infine, proprio davanti agli occhi del nostro Pigi Arcidiacono, Suarez segno il goal della bandiera su rigore. Passarono un po’ di anni. Pigi scrisse molto (poesie, articoli, libri e testi teatrali) e tra i suoi scritti si trovano anche diversi testi sull’Inter. Si ricordano soprattutto: “Vade retro Satana - Storie di una vita neroazzurra” (Librificio-Proedi - 2004), “Marco Materazzi - Degno della maglia” (Il Flabello - 2006), la monografia “La Grande Inter Anni ’60” (Cigra 2003 - 2007) e “Armando Picchi - Un nome già scritto Lassù” (Il Melograno - 2011). Da non dimenticare anche: “Massimo Moratti - Mai visto un cuore così grande” (Il Flabello - 2006) e il primo libro pubblicato in Italia su Javier Zanetti, “Milano siamo noi - Il cuore del Capitano” (Il Flabello - 2009) . Nel 2013, Arcidiacono, inizia a pensare al sito #INTER (Hashtag Inter) dove si tenterà di parlare di Calcio e dell’Inter diversamente, ma sempre con cuore.
http://www.hashtaginter.it