All’andata c’era Guarin… Ora, il morale non è alto per chi sia legato ai colori nerazzuri. I tre goal presi a Torino nella prima Semifinale di Coppa Italia bruciano. La Coppa della coccarda tricolore poteva essere l’occasione per zittire un po’ le tante voci critiche, gli astiosi di professione, quelli che (in cuor loro) non vedono l’ora che qualcosa vada storto, per insultare il lavoro degli altri, oppure, come nel caso di certi tifosi, per alzarsi sdegnosamente dal proprio posto e lasciare lo stadio anzitempo, con l’espressione e l’atteggiamento di chi sia stato tradito dalla moglie.
Era un sogno: dopo la batosta inflitta al Napoli sul loro campo, davanti ai loro tifosi, ripetere l’impresa allo “Juventus Stadium” e, così, approdare alla Finale di Roma. E che sogno! Vincere la Coppa Italia battendo le due squadre attualmente più forti del Campionato italiano e, poi, alzare al cielo il trofeo, dopo avere vinto il derby.
Certo. Ora è difficile. La Gazzetta dello Sport di giovedì scorso, nell’analisi di Andrea Elefante (il titolo è: ORA MANCINI E’ SENZA CERTEZZE) ipotizza un “sospetto di decomposizione, e neanche graduale…”. Sì, l’Inter è stata travolta dalla Juve, ma il Napoli non è certamente meno forte dei bianconeri, anzi, eppure la partita dei Quarti di Finale di Coppa Italia era solo di nove giorni prima… Quindi? Quindi i problemi tecnici (e non) si dovranno risolvere al Centro Sportivo Angelo Moratti, ad Appiano Gentile, perché domenica sera c’è il derby e, allora, è tutta un’altra storia.
Il destino ( o la fortuna?) vuole che si giochi in casa del Milan. Così, almeno, lo stadio non sarà mezzo pieno di quei fastidiosi tifosi (tifosi?) che già dopo dieci minuti insultano i giocatori che sbagliano un pallone, o forse due, o forse dieci, ma che sono sempre (nel bene e nel male) i giocatori dell’Inter.
C’è il derby, c’è chi dice che ne ha vinti di più l’Inter, c’è chi sostiene il contrario, dipende da come si fanno i calcoli (solo Campionato o tutti i derby giocati), noi, ovviamente, lo facciamo considerando solo quelli di Campionato, così da condurre per 70 vittorie contro le 62 del Milan (i pareggi sono 55).
Noi ricordiamo gli 11 goal del 6 Novembre 1946, quando l’Inter vinse per 6 a 5. Ma la particolarità è che al 19’ il Milan vinceva 4 a 1…
Noi ricordiamo le 56 presenze di Paolo Maldini (per i rossoneri) e le 47 di Javier Zanetti, seguito subito (a breve distanza) dalle 44 presenze dello “Zio”, Giuseppe Bergomi.
Ricordiamo la rete più veloce segnata in un derby milanese: Mazzola segnò dopo 13’’ (il Milan pareggiò nel finale).
Domenica si va in campo contro i rossoneri del Milan, il resto (almeno per ora) conta poco, l’importante è dimostrare che Milano siamo noi!
L’Inter ha bisogno di ritrovare cuore. Ha bisogno di tornare a essere la “Beneamata” e questo “nel Sole e nel vento”…
Era il 1 il 10 Febbraio 1993 quando i rossoneri sconfissero l’Inter per 0 a 3 proprio in un derby di Coppa Italia, ma Nicola Berti dichiarò: “Meglio sconfitti che milanisti”. Beh, ci si conceda, è la stessa cosa che avremmo dovuto pensare mercoledì sera dopo la sconfitta a Torino.