In cima alla vetta. Conte: il maestro del pensiero collettivo – Di Roberta Santoro

In Primo Piano Nerazzurri

Non ci sono dubbi: dobbiamo elogiare Antonio Conte, un vero maestro del pensiero collettivo.

La rete siglata al 76’ da Darmian contro un Verona incisivo e agguerrito, profuma di Scudetto.

L’entusiasmo dei tifosi “pronti a salire sul carro” cresce sempre più e la squadra, composta da un gruppo forte e unito, mostra di avere le condizioni mentali più che favorevoli per regalare grandi gioie.

Ad accompagnarci in questo affascinante viaggio alla scoperta della ricetta segreta vincente di Antonio Conte è Filippo Frediani: Psicologo e Psicoterapeuta, professionista apprezzatissimo in Versilia nell’ambito del Tennis agonistico e con trascorsi importanti a supporto del Settore giovanile del Versilia Calcio. Filippo, interista doc ha anche competenze di tutto rispetto nel campo del Mental coaching e realizza percorsi di sostegno per adulti e adolescenti.

Ci siamo rivolti a lui per avere un parere sul modo in cui il tecnico nerazzurro sta affrontando questo periodo che ormai parla di prossima vittoria del Campionato.

Senza dubbio non è facile gestire una situazione che non deve deludere le aspettative della società e dei tifosi. Filippo esprime il suo prezioso parere facendo riferimento con il cuore pieno di emozione e nostalgia alla gestione della squadra a opera di Josè Mourinho. Il fermo immagine del suo abbraccio a Materazzi è uno dei molti episodi nei quali si evidenzia che il tecnico portoghese ha trasmesso tanto ai giocatori dal punto di vista affettivo. Mourinho ha scavalcato tutti superando quella distanza che c’è sempre stata tra allenatore e gocatori e ha rotto quella stessa distanza facendo capire ai giocatori la sua vicinanza emotiva con spontaneità. Oltre a quello specifico sulla prestazione si è notato molto lavoro a livello relazionale. Mourinho ha trascinato la squadra con entusiasmo.

Con un parallelismo, anche Antonio Conte è stato abilissimo con le sue competenze relazionali ad amalgamare il gruppo. Ogni allenatore trasmette un determinato di mentalità in virtù della propria leadership e la sua abilità sta proprio nel farsi accettare dal gruppo nel momento in cui manifesta le proprie intenzioni che di norma sono positive e auspicano il raggiungimento di obiettivi dignitosi .

In psicologia, non vi sono delle regole fisse, non ci sono vincoli nel dover seguire teorie e Conte, con un approccio diverso da quello di Mourinho, sta ottenendo risultati eccellenti grazie alla sua spontaneità, alla sua schiettezza, alla sua trasparenza con i giornalisti, ma soprattutto con la sua gestualità e la sua prossemica e maniera di partecipare in campo che in gara lo identifica come parte integrante e aggregante del gruppo .

Stimolazione e gratificazione per l’atleta sono davvero importanti.

Per ottenere feedback positivi è necessario coinvolgere gli atleti in progetti importanti e ambiziosi che li valorizzino, favorendo l’accrescimento del livello di autostima all’interno del gruppo e mantenendolo coeso verso il raggiungimento di obiettivi precedentemente definiti e resi noti che devono però essere credibili e raggiungibili.

Antonio Conte è un maestro in questo: ogni giocatore si sente indispensabile e al servizio della squadra. Nessuno viene lasciato da parte così che ogni singolo elemento, partecipando al progetto al massimo delle proprie possibilità, diventa fondamentale.

Un buon allenatore deve possedere una certa abilità e capacità di giudizio nel momento in cui si accinge a lavorare con e tramite altre persone e per questo deve imparare a comprenderne le motivazioni, esercitando sempre e comunque una leadership efficace (dove il termine significa “influenzare il comportamento di un individuo o di un gruppo, indipendentemente dal motivo”).

Capacità di comunicare, competenza sul piano del gioco e coerenza sono tre punti fondamentali che rafforzano assolutamente il rapporto interpersonale tra allenatore e atleti. Se il tecnico sarà anche abile nel fare crescere l’autostima dei giocatori, di pari passo migliorerà anche il loro rendimento in campo. La conoscenza di questi elementi è fondamentale anche per la successiva motivazione del singolo o dell’intera squadra.

L’allenatore è il responsabile della comunicazione all’interno della propria squadra e della società sportiva in cui opera, deve infatti ottenere l’attenzione dei giocatori in modo che possano apprendere più facilmente e imparare contenuti e modalità delle sedute di allenamento.

È assolutamente importante la modalità di comunicazione da parte dell’allenatore nei confronti del gruppo e del singolo dal momento che il significato di quanto si dice ha sicuramente una certa valenza, ma la modalità con cui si comunica può causare un impatto diverso sugli interlocutori, soprattutto in base agli stati d’animo e alla personalità degli stessi.

Facendo riferimento alla Psicologia sociale, il gruppo deve essere visto come elemento chiave di formazione dell’individuo, ovvero, è il giocatore stesso che si forma al suo interno e quando esce da quel gruppo è portato ad avere un nuovo cambiamento.

Un giocatore eccezionale e di grande qualità come Lukaku può ottenere grande giovamento nell’ambito del gruppo quando a supportare il lavoro di squadra c’è un uomo carismatico come Conte.

L’Inter è una grande squadra che ha i mezzi per sposare il suo progetto e ne ha legittimato la leadership.

Capacità relazionali e carisma ancora una volta sono le caratteristiche di un uomo esemplare che rafforza con sapienza quanto fatto di positivo dai giocatori e ne esalta la serietà nell’ambito delle dinamiche comportamentali.

Ecco quindi il tocco di classe nella ricetta di questo piatto prelibato: un mix di attenzione e concentrazione. Conte, lavorando sul gruppo, con osservazione e misurazione ha sempre a disposizione dei giocatori concentrati. Il tecnico nerazzurro parla molto senza dare nulla per scontato e infondendo sicurezza. Non sappiamo con quali stratagemmi e con quali metodi, se deduttivi o induttivi, ma in Psicologia si è notato che il fatto di ripetere sempre le stesse cose in maniera semplice funziona bene. La mente umana ha tante capacità, ma la memoria a breve termine fa spessobrutti scherzi. Studi scientifici dimostrano che ci sono dei limiti a livello cognitivo e il fatto di ripetere spesso un concetto alimenta il rinforzo dei livelli attentivi e della concentrazione. Questo potrebbe giocare a favore della squadra: la ripetizione di concetti semplici, dai quali è impossibile distogliere l’attenzione proprio in virtù della loro ripetizione.

È quindi fondamentale creare una mente di gruppo avendo al vertice un tecnico che pensa insieme al gruppo e per questo Conte è un “maestro del pensiero collettivo”.

Da qui al termine del Campionato potranno certo capitare degli incidenti di percorso, infatti la Psicologia dello Sport legittima i cali di tensione che di solito si manifestano quando si gioca contro squadre che sulla carta risultano meno offensive. Anche la gestione della tensione deve agire con un equilibrio. Quando la tensione è bassa, di norma manca il mordente ma l’Inter ora può fare affidamento all’intelligenza del tecnico che con il corretto approccio “entra in campo” e gioca le sue carte con attenzione per ripristinare un equilibrio.

 

(La foto in apertura di servizio di Antonio Conte, la foto di Lukau e la foto dell’esultanza dei giocatori dell’Inter, sono di ©Mattia Ozbot)

(La foto di Roberta Santoro insieme ad Antonio Conte è di Mirko per Hashtaginter.it)

#AntonioConte #RobertaSantoro #FilippoFrediani #Darmian #Lukaku #PigiArcidiacono #AnniversarioUndicesimoScudetto1971 #Coronavirus #InterClubFollonica #InterTV #CurvaNord69 #Boys #BoysLeFurieNerazzurre #Irriducibili #Viking #ForzaInter #InterFans #CheCalcioCheFa #InterFanTV #CurvaNordMilano #hashtaginter #PierluigiArcidiacono

 

Roberta Santoro
Roberta Santoro
Roberta Santoro, dottoressa in Scienza dello Sport è specializzata in Marketing Organizzazione e Sociologia dello Sport. Attualmente svolge la professione di Personal Trainer. Da bambina praticava l’Atletica Leggera correndo i 100 metri, ma i suoi tempi non erano dare record e, quindi, si è diplomata in pianoforte presso il Conservatorio di Como. Appassionata di Calcio si è dedicata anche all’arbitraggio di questo sport. Ama il Calcio e naturalmente è interista.