Napoli-Inter, promessa mantenuta: ora la Samp!

Il Direttore Nerazzurri

Napoli-Inter, promessa mantenuta: ora la Samp! – Si era detto (anzi, promesso) che l’Inter sarebbe andata al San Paolo a giocarsela alla pari con il Napoli di Sarri; così è stato. Quale risultato più classico dello 0 a 0 può considerarsi: “giocarsela alla pari”. Certo, oltre al gioco dei dieci nerazzurri in campo, l’uomo tra i pali; “il portiere dell’Inter” (come lo definisce Luciano Spalletti quando “Handa” viene elogiato come un super eroe…), ha fatto il suo dovere, come sempre, dimostrando ancora una volta che nel Calcio si gioca in undici e che le grandi squadre non possono fare a meno di atleti come lui, come Buffon, come Reina e come Donnarumma. Stiamo scoprendo uno Spalletti cauto, che ragiona un po’ alla Herrera dei tempi d’oro: “Tra tre giorni c’è la Sampdoria”, questo è il suo pensiero dopo la bella partita di Napoli. In ogni caso, sino al decimo turno, cioè il prossimo (martedì, 24 Ottobre), grazie a questo pareggio, l’Inter sarà ancora seconda in classifica, da sola. Poi si vedrà. Piccoli passi se ragioniamo come il mister, ma grandi se pensiamo che “l’ossatura” di questa squadra è per buona parte quella della scorsa stagione.

Dunque si accennava che tra le molte cose dette da Spalletti nelle interviste del dopo Napoli-Inter c’è anche la seguente: “… a volte”, con il Napoli, “sembra di giocare contro i figli di Goldrake, facevano cose incredibili…”. Chi conosce il giuoco del Calcio sa che è così. Allora, bravi anche i nerazzurri. Senza falsi pudori. Per quanto riguarda il portierone nerazzurro a Milano siamo abituati così, cominciando dal “Portiere di Ghiaccio”, Giuliano Sarti. E non era forse nostro “L’Uomo Ragno”, Walter Zenga? Nerazzurro più che mai. E “Giulione”? Se ti chiami Giulio Cesare hai bisogno di soprannomi? Quanto si deve – in verità – alle sue parate nella conquista del “Triplete”.

E via, da un super eroe all’altro, incluso l’Icardi del derby, per andare a ospitare una super Sampdoria, che con un secco 5 a 0 al Crotone si avvicina alle prime della classe. Attenzione, però… Dai, seguiamolo questo mister: dopo Inter-Sampdoria ci sarà Verona-Inter.

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Sotto il Capitano Mauro Icardi: una scena che speriamo di rivedere molte volte.

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Pierluigi Arcidiacono
Pierluigi Arcidiacono
Il nostro Direttore, Pierluigi Arcidiacono, un giorno chiese al suo papà di portarlo ad assistere a Inter-Sampdoria, nel 1971, quando non aveva ancora dieci anni. Aveva saputo che Suarez non giocava più con la maglia nerazzurra, ma con quella blucerchiata. Questo, nella logica di un bambino, gli appariva come una cosa molto strana, quindi, desiderava vederlo in campo. Quel giorno giocavano gli uomini che avrebbero vinto l’11° scudetto della storia dell’Inter e quella squadra rimarrà sempre nel cuore del nostro Direttore. La partita finì 3 a 1 per i nerazzurri. Segnò prima Mazzola al 46°, poi, Boninsegna su rigore al 65°, ancora Boninsegna all’80° e, infine, proprio davanti agli occhi del nostro Pigi Arcidiacono, Suarez segno il goal della bandiera su rigore. Passarono un po’ di anni. Pigi scrisse molto (poesie, articoli, libri e testi teatrali) e tra i suoi scritti si trovano anche diversi testi sull’Inter. Si ricordano soprattutto: “Vade retro Satana - Storie di una vita neroazzurra” (Librificio-Proedi - 2004), “Marco Materazzi - Degno della maglia” (Il Flabello - 2006), la monografia “La Grande Inter Anni ’60” (Cigra 2003 - 2007) e “Armando Picchi - Un nome già scritto Lassù” (Il Melograno - 2011). Da non dimenticare anche: “Massimo Moratti - Mai visto un cuore così grande” (Il Flabello - 2006) e il primo libro pubblicato in Italia su Javier Zanetti, “Milano siamo noi - Il cuore del Capitano” (Il Flabello - 2009) . Nel 2013, Arcidiacono, inizia a pensare al sito #INTER (Hashtag Inter) dove si tenterà di parlare di Calcio e dell’Inter diversamente, ma sempre con cuore.
http://www.hashtaginter.it