A volte i sogni sono realtà… – Di Riccardo Arcidiacono

In Campo In Primo Piano

Derby della Madonnina, partita a sé. Si gioca in casa rossonera #MilanInter, ma nel posto giusto: lo stadio “Meazza” di San Siro, la tradizione continua. Si comincia con il minuto di silenzio per la scomparsa del mitico Mauro Bellugi.

Con il senno di poi si potrebbe dire: “Tutto molto semplice”… Al quarto d’ora (dopo la rete di testa dello 0 a 1 celebrato da Lautaro al 5’) vi è un predominio nerazzurro: due tocchi e via. Il primo goal dell’Inter arriva dalla determinazione di Lukaku, che prova e ci riprova; così, “La Lula” da un primo segnale. Il secondo lo da sempre “Big Rom”, che corre a festeggiare con Antonio Conte e panchina…

“Tutto molto semplice”, si diceva; ma provate a dirlo a chi ha la maglia sudata dopo il match, a chi la partita l’ha giocata, a chi l’ha preparata in settimana ad Appiano Gentile.
Certi tifoselli dovrebbero imparare a sciacquarsi la bocca con il bicarbonato…

Il Milan ci prova, ma i nerazzurri chiudono sempre bene; in ogni caso quando tocca la palla Ibra un po’ di paura coglie i tifosi interisti.

Il primo tempo finisce così: 0 a 1; ma con qualche occasione di raddoppio per l’Inter.

Come si era detto… All’inizio del secondo tempo Super Handa salva due volte su Ibra, poi, una terza occasione per il Milan, ancora sventata dal Capitano dell’Inter: e siamo solo al 3’.

Sembra tutto riequilibrato nel secondo tempo, il Milan gioca, ma al 12’ Lautaro Martinez è implacabile: 0 a 2, questa volta di piede.

Molti i calci d’angolo per il Milan.

Ancora “La Lula” ed è 0 a 3: Lukaku. L’Inter ha il migliore attacco della Serie A. I tifoselli Anti-Conte dove sono?

Al 30’ esce Ibra…
Triplo cambio, poi, per l’Inter. Entrano Darmian, Gagliardini e Sanchez.
Poi, entra Young.

È finita così, questa storia: l’Inter ha vinto con tre reti a zero… Questi sono i sogni; sogni che sono realtà: l’Inter è prima in classifica, a più quattro punti sui rivali rossoneri (secondi, ma che poco fa erano primi…). In fondo, a volte, basta solo seguire la strada giusta: “Seconda stella a destra”…

Infine, anch’io desidero ricordare Mauro Bellugi, anche perché è stato uno dei miei allenatori, quando ero bambino e partecipavo agli “Inter Campus”…
Ciao stupendo Mauro. Come dice papà in queste occasione: “Ci si vede”…

Bellugi Mauro con maglia scudetto Inter 1971-72

(La foto di Lautaro Martinez è di Mattia Ozbot – La foto di Mauro Bellugi è di Marco Ravezzani)

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