Il ruolo dell’alimentazione nella gestione della preparazione fisica – Di Roberta Santoro

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“Aumenta il rischio di farsi male e sono preoccupato”… Con queste parole Antonio Conte sposta nuovamente l’attenzione sulla necessità di implementare la rosa e sul fattore tempo, che non gioca a favore di una compagine che, con troppe battaglie da affrontare, rischia di arrivare allo stremo delle forze: “quarta partita in nove giorni giocata praticamente dagli stessi” .

Sulla base della preparazione fisica e della gestione dei tempi di recupero, allora, quali elementi sarebbe opportuno tenere in considerazione?

La rigenerazione post gara o post training è fondamentale per ripartire nel miglior modo, ma allo stesso tempo per migliorare a livello qualitativo le personali capacità prestative.

Quando un calciatore, o in generale un atleta, si allena con attività aerobiche o anaerobiche alternate con ritmo sostenuto sottopone tutto il corpo ad uno stress fisico e mentale con conseguente affaticamento che dà vita a uno stato infiammatorio dovuto soprattutto dalla presenza di cortisolo.
Il cortisolo è un ormone prodotto dalle ghiandole surrenali con il fine di contrastare e sovrastare lo stress favorendo l’aumento di glicemia e grassi nel sangue che innescano la produzione di energia.
Nel momento in cui il corpo si ritrova nella condizione di non poter recuperare le ghiandole surrenali non sono più efficienti, così la produzione del cortisolo viene meno e l’organismo si ritrova a essere sottoposto a uno stato generale di malessere.

Per ripristinare una condizione di equilibrio e riportare la macchina alla situazione di partenza, indipendentemente dai fattori muscolari, il riposo è fondamentale.

A causa delle sollecitazioni alle quali è sottoposto il corso si generano delle microlesioni a livello delle fibre muscolari. Oltre al riposo è importantissimo l’apporto di un corretto supplemento nutrizionale che può essere utile per ridurre il tempo affinché i tessuti che si sono rovinati possano recuperare a livello organico e tornare a essere performanti.
È stato individuato al temine della prestazione un tempo nel quale il corpo è maggiormente affine ad attirare e recepire l’apporto di proteine e carboidrati, ovvero di quei nutrienti che, se assorbiti tra i 15 e i 30 minuti dal termine della pratica sportiva, favoriscono il tempo di recupero in virtù delle loro proprietà.

Anche l’integrazione a opera di acqua e altri liquidi come il latte è fondamentale per sintetizzare nuovamente le scorte energetiche oltre all’assunzione di cibi ad alto contenuto glicemico.
Da tenere in considerazione anche il consumo di frutta poiché di facile assorbimento e sintesi da parte dell’organismo.

Ovviamente i nostri ragazzi sono seguiti da uno staff che sa bene come organizzare le loro attività e anche il lavoro del tecnico è programmato con sapienza.

La preoccupazione di mister Conte può quindi allarmare i tifosi ma è palese che il tecnico sta dando il massimo per proseguire il cammino in Italia e in Europa, malgrado la “panchina corta”.

Roberta Santoro
Roberta Santoro
Roberta Santoro, dottoressa in Scienza dello Sport è specializzata in Marketing Organizzazione e Sociologia dello Sport. Attualmente svolge la professione di Personal Trainer. Da bambina praticava l’Atletica Leggera correndo i 100 metri, ma i suoi tempi non erano dare record e, quindi, si è diplomata in pianoforte presso il Conservatorio di Como. Appassionata di Calcio si è dedicata anche all’arbitraggio di questo sport. Ama il Calcio e naturalmente è interista.