Milan Škriniar: Il muro Slovacco – Di Nicola Amoretti

In Primo Piano Nerazzurri

La difesa nerazzurra, in questo periodo, è il reparto che numericamente ha più difficoltà. Più volte sottolineato da mister Spalletti durante le interviste (complici le domande dei giornalisti abbastanza monotematiche)… “Ci manca un centrale”. Ed è la pura verità, l’Inter ha solo tre centrali di ruolo, in più le assenze di Miranda hanno costretto Ranocchia a fare gli straordinari, giocando infortunato (nonostante il dolore al costato, sono state ottime le prestazioni di Andrea).

Ma il vero leader della difesa interista è Škriniar.

Dopo l’ottima scorsa stagione alla Sampdoria, sotto la guida di Marco Giampaolo, a soli 22 anni si è preso in mano il reparto difensivo nerazzurro, giocando tutti i 1800 minuti. Ma oltre ad essere sempre presente bisogna essere costante, e lo slovacco lo è stato: sempre concentrato, attento, grintoso e decisivo.

67% di tackles vinti, 60% di duelli vinti e 63% di duelli aerei vinti, ma la statistica quasi spaventosa è il 91% di passaggi completati (1075-1175); di fatto quando c’è bisogno di far partire l’azione da dietro, il primo passaggio è quasi sempre il suo, spesso in verticale, un passaggio forte e rasoterra che ammazza attacco o centrocampo avversario o entrambi.

Per quanto riguarda la fase realizzativa, sono 3 i goal in stagione: goal del vantaggio al minuto 82’ a Crotone, gol dell’1 a 0 contro la sua ex Samp e goal del 4 a 0 contro il Chievo.

Forza fisica e mentale, capacità di impostare la manovra e anche di segnare, lo slovacco ci ricorda un ex difensore nerazzurro che ha come iniziale la lettera S: Walter Samuel.

Godiamoci il suo ottimo momento, sperando in un ritorno a pieno di Miranda e Ranocchia.

Forse Škriniar un difetto lo ha: il nome di Battesimo…

Ma scherziamo, perché MILANO SIAMO NOI!