Inter Rock and Roll…

Il Direttore In Campo In Primo Piano

Ha girato tutta la notte quel video di #InterMilan, rimbalzando da un amico all’altro con WhatsApp, inviato dai figli ai papà e anche alle giovani fidanzatine. Troppa la gioia: il Milan va in contropiede, o meglio, cerca di andare in contropiede, ma c’è l’anticipo difensivo dei neroazzurri: e uno… Poi, Handa, e due. Seguono sedici passaggi per un totale di diciotto tocchi interisti. La palla è in rete ed è l’1 a 0 siglato da “Il Toro”, il giocatore che gli “espertoni” davano per quasi finito…

Poi, per quasi tutta la partita un elogio dopo l’altro dei cronisti ai giocatori milanisti, ma Lautaro inventa un altro capolavoro ed è 2 a 0.

A un certo punto Bennacer (Milan) accorcerebbe le distanze, ma la sua rete è viziata da un fuorigioco di Kalulu e, così, sempre gli “espertoni” (di Mediaset & Company) si scatenano nell’inventare regole e nel sviolinare considerazioni d’ogni sfumatura, del tipo: “Se Handanovič non ha protestato significa che il fuorigioco era passivo”…

Di fatto la partita (lo sappiamo) prosegue sul 2 a 0 per l’Inter, ma solo sino al terzo goal nerazzurro, siglato da Gosens (alla sua prima marcatura in maglia neroazzurra) che arriva in chiusura di partita.

Insomma: “Chi non salta rossonero è” e a Roma, in Finale di Coppa Italia, l’11 maggio ci va la compagine di Simone Inzaghi, che, al di là delle parole dei “Leccaculini” è la squadra più forte e più bella di questa stagione.

In Finale ad affrontare l’Inter ci sarà la Juventus e vedremo se davvero l’“Establishment” del Calcio italiano sarà così favorevole (come si dice) nei confronti dei “Bauscia” di Milano.

Sabato a San Siro ritorna Mou con la sua Roma e il Milan va nella Capitale per giocare con la Lazio. Ci sono tutte le componenti positive affinché il clima rimanga sereno. In ogni caso, tanto per rinfrescare la memoria: Milano siamo noi!

 

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Pierluigi Arcidiacono
Pierluigi Arcidiacono
Il nostro Direttore, Pierluigi Arcidiacono, un giorno chiese al suo papà di portarlo ad assistere a Inter-Sampdoria, nel 1971, quando non aveva ancora dieci anni. Aveva saputo che Suarez non giocava più con la maglia nerazzurra, ma con quella blucerchiata. Questo, nella logica di un bambino, gli appariva come una cosa molto strana, quindi, desiderava vederlo in campo. Quel giorno giocavano gli uomini che avrebbero vinto l’11° scudetto della storia dell’Inter e quella squadra rimarrà sempre nel cuore del nostro Direttore. La partita finì 3 a 1 per i nerazzurri. Segnò prima Mazzola al 46°, poi, Boninsegna su rigore al 65°, ancora Boninsegna all’80° e, infine, proprio davanti agli occhi del nostro Pigi Arcidiacono, Suarez segno il goal della bandiera su rigore. Passarono un po’ di anni. Pigi scrisse molto (poesie, articoli, libri e testi teatrali) e tra i suoi scritti si trovano anche diversi testi sull’Inter. Si ricordano soprattutto: “Vade retro Satana - Storie di una vita neroazzurra” (Librificio-Proedi - 2004), “Marco Materazzi - Degno della maglia” (Il Flabello - 2006), la monografia “La Grande Inter Anni ’60” (Cigra 2003 - 2007) e “Armando Picchi - Un nome già scritto Lassù” (Il Melograno - 2011). Da non dimenticare anche: “Massimo Moratti - Mai visto un cuore così grande” (Il Flabello - 2006) e il primo libro pubblicato in Italia su Javier Zanetti, “Milano siamo noi - Il cuore del Capitano” (Il Flabello - 2009) . Nel 2013, Arcidiacono, inizia a pensare al sito #INTER (Hashtag Inter) dove si tenterà di parlare di Calcio e dell’Inter diversamente, ma sempre con cuore.
http://www.hashtaginter.it