Joao Mario, acquistato dallo Sporting Lisbona per 40 milioni di euro (più 5 di bonus), il centrocampista portoghese ha stregato mezza Europa durante il Campionato Europeo del 2016 in Francia, vincendo il torneo con il Portogallo e giocando titolare tutte le partite. L’ottima tecnica, la capacità di giocare in tutti i ruoli del centrocampo e il dinamismo hanno contribuito a creare aspettative altissime su di lui. Non ha mai avuto un grande feeling con il goal, segnando solo 16 reti su 167 presenze con le squadre di club.
Durante questa stagione – con l’Inter – ha giocato per una media di 39 minuti a partita, e statisticamente parlando non sta andando malissimo: 89% di passaggi completati, 50% di contrasti vinti e 3 assist sono le cifre che spiccano.
Ma l’atteggiamento in campo fa imbestialire molti tifosi interisti, mancanza di grinta e cattiveria agonistica: sembra svogliato, spento. Si sa che il tifoso (specialmente quello interista), oltre al risultato vuole vedere l’impegno, l’attitudine propositiva, la voglia di dare tutto, di sudare la maglia.
Il poco minutaggio (quasi sempre gli vengono preferiti Borja Valero o Brozović) ha forse tolto gli stimoli al portoghese; stimoli che non dovrebbero mai scomparire, per la maglia e per se stesso.
Si vocifera di una sua cessione durante il mercato di riparazione, con possibile inserimento come contropartita tecnica. Caduta libera per Joao Mario, ma tutti noi speriamo, invece, in una sua rinascita; sarebbe il primo innesto importante, che potrebbe dare la svolta a questo periodo difficile. Forza Joao!
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