Matteo Marrucci, nerazzurro e orgoglio italiano

Il Direttore In Primo Piano Nerazzurri

Tempo fa, nell’ottobre del 2019, abbiamo intervistato Matteo Marrucci (Pisa, 1983), quando si trovava a Viareggio (presso l’Hotel Bella Riviera), in ritiro con la sua Nazionale Tedesca di Beach Soccer. In verità, lo avevamo conosciuto molto tempo prima e osservato le sue qualità tecniche di giocatore e di uomo. Una persona davvero unica: preparato, dolce, intelligente, di quelle che ti fa capire che, davvero, non siamo tutti uguali.

Interista da sempre, oggi parte per una nuova avventura.

Oggi (22 aprile del Ventuno) Matteo Marrucci parte per i Caraibi dove rimarrà per poco meno di un mese. Ancora un incarico come Commissario Tecnico, questa volta sulla panchina della nazionale di Beach Soccer Turks e Caicos (un arcipelago nel territorio britannico che si trova nei Caraibi, nell’Oceano Atlantico, a Sud Eest delle Bahamas). Sua meta un’isola che si trova a Nord Ovest dell’isola di Caicos: Providenciales (di circa 98 Km²).

Un mese (tre settimane) in cui l’obiettivo sarà quello di far vincere ai suoi giocatori almeno una partita. Una grande sfida accettata da Marruci. Anche questo è orgoglio italiano.

Ricordiamo chi sia Matteo Marrucci – Amante dell’Inter di Gigi Simoni che ricorda sempre con affetto e “fissato” di Ronaldo.

All’inizio un pochino scettico nei confronti di Antonio Conte, ma poi (da tecnico) convinto dal lavoro del mister nerazzurro.

Ha giocato a Calcio; a Beach Soccer ha giocato nel Viareggio, nel Pisa e nella Nazionale Italiana. Nel 2015 ha contribuito (come giocatore “dimostratore”) alla preparazione del FIFA COACHING MANUAL. In quell’occasione conobbe Blatter.

Prima della sua esperienza con la Deutscher Fussball-Bund (iniziata nel 2019) ha allenato, per un breve periodo, la Nazionale Olandese.

(La fotografia in apertura di servizio di Matteo Marrucci sulla spiaggia di Viareggio è di Pigi Arcidiacono)

Pierluigi Arcidiacono
Pierluigi Arcidiacono
Il nostro Direttore, Pierluigi Arcidiacono, un giorno chiese al suo papà di portarlo ad assistere a Inter-Sampdoria, nel 1971, quando non aveva ancora dieci anni. Aveva saputo che Suarez non giocava più con la maglia nerazzurra, ma con quella blucerchiata. Questo, nella logica di un bambino, gli appariva come una cosa molto strana, quindi, desiderava vederlo in campo. Quel giorno giocavano gli uomini che avrebbero vinto l’11° scudetto della storia dell’Inter e quella squadra rimarrà sempre nel cuore del nostro Direttore. La partita finì 3 a 1 per i nerazzurri. Segnò prima Mazzola al 46°, poi, Boninsegna su rigore al 65°, ancora Boninsegna all’80° e, infine, proprio davanti agli occhi del nostro Pigi Arcidiacono, Suarez segno il goal della bandiera su rigore. Passarono un po’ di anni. Pigi scrisse molto (poesie, articoli, libri e testi teatrali) e tra i suoi scritti si trovano anche diversi testi sull’Inter. Si ricordano soprattutto: “Vade retro Satana - Storie di una vita neroazzurra” (Librificio-Proedi - 2004), “Marco Materazzi - Degno della maglia” (Il Flabello - 2006), la monografia “La Grande Inter Anni ’60” (Cigra 2003 - 2007) e “Armando Picchi - Un nome già scritto Lassù” (Il Melograno - 2011). Da non dimenticare anche: “Massimo Moratti - Mai visto un cuore così grande” (Il Flabello - 2006) e il primo libro pubblicato in Italia su Javier Zanetti, “Milano siamo noi - Il cuore del Capitano” (Il Flabello - 2009) . Nel 2013, Arcidiacono, inizia a pensare al sito #INTER (Hashtag Inter) dove si tenterà di parlare di Calcio e dell’Inter diversamente, ma sempre con cuore.
http://www.hashtaginter.it