Intervista ad Aldo Agroppi – Di Maurizio Ceccarelli

Calcio Fuori Campo In Primo Piano

Anche lo sport, nello specifico il Calcio, cerca di capire come si evolverà questo difficile momento che sta attraversando il nostro Paese. Oggi non è certamente il Calcio la priorità, tuttavia, tra rinvii e annullamenti dei massimi tornei nazionali e internazionali, si cerca di rimettere ordine nei vari calendari. Dopo lo slittamento ufficiale dell’Europeo di Calcio al 2021 e le nuove date per le Finali di Champions e Europa League, rimane il nodo Campionato Italiano. Abbiamo chiesto a un grande uomo di Calcio come Aldo Agroppi la sua opinione in merito.

Agroppi prima di tutto come sta? E come trascorre queste giornate?

“Sto bene, grazie. Come tutti, rimango in casa al fianco di mia moglie Nadia, approfitto per sistemare le mie cose, leggo, scrivo qualcosa, un po’ quello che fa la maggior parte della gente che non ha la possibilità di andare a lavorare”.

Secondo lei il Campionato di calcio riuscirà a concludersi?

“È davvero molto difficile, si ipotizza la data del 2 maggio come ripresa dell’attività agonistica, ma non si tiene in considerazione che i giocatori sono fermi da parecchi giorni, e prima di tornare a giocare per i tre punti servirà loro una preparazione adeguata. Ci sono calciatori che hanno contratto il virus, ci sarà preoccupazione, non sarà facile riorganizzare gli allenamenti. Non sono molto ottimista al riguardo.

Come valuta l’0eventualità (per ora scartata dagli Organi preposti) di annullare il Campionato senza assegnare lo Scudetto, un po’ come successe in tempo di guerra…

“La situazione è molto complicata, difficile che il Campionato venga chiuso qui, girano tanti, troppi soldi, ci sono interessi di vario genere, ogni società cerca di tirare l’acqua al proprio mulino, a oggi è molto difficile fare delle previsioni”.

Agroppi come vede la possibilità di assegnare il titolo e stabilire le retrocessioni attraverso Play off e Play out?

“Potrebbe essere una soluzione, certo chi è in testa al Campionato come la Juve e la Lazio preferirebbe giocare fino all’ultima giornata, magari fino all’estate. C’è però un discorso di salute pubblica a mio modo di vedere molto più importante di cui tener conto”.

E d’accordo con quanto è stato deciso di spostare l’Europeo al prossimo anno?

“Sì, sono d’accordo, con i vari Campionati che rischiano di concludersi a estate inoltrata, non c’erano le condizioni da qui a tre mesi per garantire la totale sicurezza di un evento cosi importante”.

Cosa si sente di dire a tutti gli sportivi italiani, oltre a non uscire di casa ovviamente?

“Di vivere questi giorni difficili con serenità, anche se mi rendo conto che non sarà facile. È un brutto momento, ma ne usciremo, ne sono certo. Siamo un popolo che ne ha passate tante e si è sempre rialzato con forza e coraggio. Nei momenti di difficoltà riusciamo sempre a tirare fuori il meglio di noi”.

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