D’Ambrosio alla sua prima gara ufficiale con la Nazionale: e l’Italia vola in Europa

Il Direttore In Primo Piano

Con #ItaliaGrecia Danilo D’Ambrosio (con la maglia numero 2) scende in campo per la prima volta in una partita ufficiale della Nazionale Italiana di Calcio. Purtroppo si infortuna quasi subito, stringe i denti e vuole rimanere in campo. Rientra. Chiede tempo alla panchina… Commette addirittura un fallo al 20’; a lo staff medico di Roberto Mancini è preoccupato. Izzo si scalda, poi, torna a scaldarsi…

Al 24’ l’Italia batte una punizione, Bonucci prolunga di testa, ma nessuno interviene.
D’Ambrosio batte il fallo laterale seguente dalla destra.

La partita non è semplice, la Grecia è modesta, ma ne è consapevole e gioca compatta; difficile entrare negli spazi.

Barella al 29′ preoccupa i Greci un con tiro da fuori.

Al 39’ D’Ambrosio ha completamente recuperato (sembra), invece, entra Bernardeschi ed esce Chiesa per un problema muscolare.

A fine primo tempo Roberto Mancini è abbastanza preoccupato, perché l’Italia ha una manovra abbastanza lenta; anche un corner al 45’ finisce direttamente nelle mani del portiere greco.

Un minuto di recupero…
Barella (servito poco) prova il pressing sul portiere.
Si va al riposo: 0 a 0.

SECONDO TEMPO

Proprio su cross di D’Ambrosio, al 55’, Immobile a un’ottima occasione di testa: para d’istinto Alexandros Paschalakīs.

Su una azione pressante Insigne tira (fotocopia dell’azione contro la Bosnia); la respinta del difensore Mpouchalakīs è con un braccio, è rigore. Mancini è teso, visibilmente emozionato. Jorginho va sul dischetto dagli undici metri… Rete, portiere spiazzato!

78’ Bernardeschi fulmina il portiere greco da fuori.

79’ entra “Il Gallo” Belotti, esce Immobile.

Roberto Mancini più tranquillo.

82’ Bonucci prende una pallonata, esce, ma poi rientra, più che ristabilito.

85’ grande occasione di Insigne e grande parata.

86’ Entra Zaniolo che sostituisce Barella.

89’ buon intervento difensivo di D’Ambrosio, che subisce anche fallo…

Tre minuti di recupero.

(La foto di apertura di Danilo D’Ambrosio è di Mattia Ozbot)

Pierluigi Arcidiacono
Pierluigi Arcidiacono
Il nostro Direttore, Pierluigi Arcidiacono, un giorno chiese al suo papà di portarlo ad assistere a Inter-Sampdoria, nel 1971, quando non aveva ancora dieci anni. Aveva saputo che Suarez non giocava più con la maglia nerazzurra, ma con quella blucerchiata. Questo, nella logica di un bambino, gli appariva come una cosa molto strana, quindi, desiderava vederlo in campo. Quel giorno giocavano gli uomini che avrebbero vinto l’11° scudetto della storia dell’Inter e quella squadra rimarrà sempre nel cuore del nostro Direttore. La partita finì 3 a 1 per i nerazzurri. Segnò prima Mazzola al 46°, poi, Boninsegna su rigore al 65°, ancora Boninsegna all’80° e, infine, proprio davanti agli occhi del nostro Pigi Arcidiacono, Suarez segno il goal della bandiera su rigore. Passarono un po’ di anni. Pigi scrisse molto (poesie, articoli, libri e testi teatrali) e tra i suoi scritti si trovano anche diversi testi sull’Inter. Si ricordano soprattutto: “Vade retro Satana - Storie di una vita neroazzurra” (Librificio-Proedi - 2004), “Marco Materazzi - Degno della maglia” (Il Flabello - 2006), la monografia “La Grande Inter Anni ’60” (Cigra 2003 - 2007) e “Armando Picchi - Un nome già scritto Lassù” (Il Melograno - 2011). Da non dimenticare anche: “Massimo Moratti - Mai visto un cuore così grande” (Il Flabello - 2006) e il primo libro pubblicato in Italia su Javier Zanetti, “Milano siamo noi - Il cuore del Capitano” (Il Flabello - 2009) . Nel 2013, Arcidiacono, inizia a pensare al sito #INTER (Hashtag Inter) dove si tenterà di parlare di Calcio e dell’Inter diversamente, ma sempre con cuore.
http://www.hashtaginter.it