Massimo Roj, parole mediocri e false sullo stadio di San Siro

Il Direttore In Primo Piano

Non siamo Architetti o Progettisti, ma sappiamo riconoscere bene la mediocrità delle affermazioni e la falsità delle parole di un uomo come Massimo Roj, cofondatore di “Sportium”, mentre si riferisce a San Siro:

“Ma se voi andate, il giorno dopo il derby, e lo vedete vuoto” dice riferendosi al “Meazza”, “sembra una balena arenata sulla spiaggia. È un animale morto…”.

Ah, beata ignoranza; e pensare che l’idea di risalita a rampe (come quelle di San Siro) è di un tizio che si chiamava Leonardo da Vinci…

Ma Massimo Roj dice anche:

“Non si può più tenere in queste condizioni; ci sono degli elementi di sicurezza, ci sono degli elementi anche di visibilità ”…

Si riferisce agli sky box, perché da quei posti “non” si “riesce a vedere l’effetto del tifo” si “vede a mala pena il campo”…

Oh povero San Luigi Scrosoppi (Protettore dei calciatori), ma da quando i frequentatori degli sky box sono interessati ai fetenti e miseri spettatori degli altri settori; non sono essi interessati al buffet, al Prosecco e ai vol-au-vent con la maionese e alle calze nere e ai tacchi delle hostess?!
E, poi, questi sky box non sono proprio una di quelle (tanto apprezzate) migliorie desiderate dai suoi colleghi?

Bene, noi, invece, al di là del nostro affetto per San Siro, vorremmo ricordare a questo signore che soltanto tre anni fa la UEFA (non certo un organismo che brilla per romanticismo sportivo) ha attribuito 5 stelle proprio allo Stadio “Meazza”, cioè San Siro. È la stessa valutazione dell’Old Trafford, del Santiago Bernabeu e del Wembley Stadium…
Ciò significa che (al contrario di quanto egli afferma) è un impianto sicuro e che si vede bene da ogni ordine di posti.
D’altronde questo è sempre stato il vanto dello stadio di Milano.
Per questi motivi la 61ma Finale di Champions League si è giocata (il 28 maggio 2016) in questo impianto. Chi non ricorda lo splendido derby tra Real Madrid e Atletico Madrid: finì 1 a 1 e 5 a 3 dopo i rigori. Vi presenziarono quasi 72.000 spettatori e quasi tutti cantavano entusiasti.
Evidentemente Roj dormiva…
Invece, noi di hashtaginter.it, non riuscimmo ad accreditarci e il nostro collaboratore Cristiano Marzorati si offrì volontario: comprò al “mercato nero” un biglietto per ben 1777,91 Euro (in pratica quella Finale gli costò circa 15 euro al minuto, esclusi i calci di rigore…).
Questa è la passione per il Calcio che muove quelli come noi, altro che balene spiaggiate…

Qui sotto potete trovare i 25 stadi eccellenti (5 stelle) della UEFA. In questo caso sono ordinati in base alla capienza e San Siro risulta terzo. I dati sono successivi alla Finale di Champions League del 2016. Attenzione, il testo che troverete è in Inglese:

http://stadiumdb.com/lists/uefa-5-star-stadiums

Sapete chi non potrà mai fregiarsi di 5 stelle? Proprio il tanto vantato stadio moderno della Juventus.

Ora riferiamoci un po’ al gradimento da parte dei turisti nei confronti di San Siro; dati del 28 agosto del 2018 (non un secolo fa).
calcioefinanza.it scriveva:
“il museo di San Siro continua ad essere uno dei luoghi più visitati a Milano. Un luogo da più di vent’anni (è stato inaugurato nell’ottobre del 1996, primo museo in Italia allestito dentro uno stadio) protagonista anche per i turisti”…
Aggiungeva:
“Negli ultimi anni, il museo e il tour hanno visto salire i ricavi: si è passati dall’1,6 milioni del 2011/12 fino a 2,3 milioni della stagione 2016/17. Lo store, invece, vale fino a 3,4 milioni di euro”

Gli faceva eco (nella stessa data) glieroidelcalcio.com:
“Da anni è uno dei musei più apprezzati e visitati dai turisti. Non è certo un caso se, in città, è tra i luoghi più visti subito dopo il Duomo e il Cenacolo Vinciano. E pure quest’anno, complice anche la stagione da record sul fronte dei visitatori, il Museo di San Siro non ha tradito le aspettative. Venticinquemila tifosi, e non, hanno scelto ogni mese (persino il giorno di Ferragosto) di emozionarsi uscendo dal tunnel e “tastando il terreno di gioco” di quella che da sempre viene definita nel mondo “La Scala del calcio”.”

A questo punto facciamo un po’ i romantici… Al signor Roj e a tutti i personaggi coinvolti in questa brutta e strana faccenda, che nulla ha a che vedere con le motivazioni che esternano, consigliamo la visione di uno dei più bei film del Cinema italiano, con la regia di Giuseppe Tornatore: Nuovo Cinema Paradiso (1988). Non servirà a nulla, ma ci proviamo.

Di seguito trovate un link dove potrete vedere alcuni progetti per un nuovo stadio e in uno di questi video potete ascoltare le parole del signor Roj.

Nuovo Stadio Milano i progetti video

…“sembra una balena arenata sulla spiaggia. È un animale morto…”.
MA COME SI PERMETTE #MassimoRoj?

CANTEREMO (E LOTTEREMO) FINO ALLA MORTE!

Pierluigi Arcidiacono
Pierluigi Arcidiacono
Il nostro Direttore, Pierluigi Arcidiacono, un giorno chiese al suo papà di portarlo ad assistere a Inter-Sampdoria, nel 1971, quando non aveva ancora dieci anni. Aveva saputo che Suarez non giocava più con la maglia nerazzurra, ma con quella blucerchiata. Questo, nella logica di un bambino, gli appariva come una cosa molto strana, quindi, desiderava vederlo in campo. Quel giorno giocavano gli uomini che avrebbero vinto l’11° scudetto della storia dell’Inter e quella squadra rimarrà sempre nel cuore del nostro Direttore. La partita finì 3 a 1 per i nerazzurri. Segnò prima Mazzola al 46°, poi, Boninsegna su rigore al 65°, ancora Boninsegna all’80° e, infine, proprio davanti agli occhi del nostro Pigi Arcidiacono, Suarez segno il goal della bandiera su rigore. Passarono un po’ di anni. Pigi scrisse molto (poesie, articoli, libri e testi teatrali) e tra i suoi scritti si trovano anche diversi testi sull’Inter. Si ricordano soprattutto: “Vade retro Satana - Storie di una vita neroazzurra” (Librificio-Proedi - 2004), “Marco Materazzi - Degno della maglia” (Il Flabello - 2006), la monografia “La Grande Inter Anni ’60” (Cigra 2003 - 2007) e “Armando Picchi - Un nome già scritto Lassù” (Il Melograno - 2011). Da non dimenticare anche: “Massimo Moratti - Mai visto un cuore così grande” (Il Flabello - 2006) e il primo libro pubblicato in Italia su Javier Zanetti, “Milano siamo noi - Il cuore del Capitano” (Il Flabello - 2009) . Nel 2013, Arcidiacono, inizia a pensare al sito #INTER (Hashtag Inter) dove si tenterà di parlare di Calcio e dell’Inter diversamente, ma sempre con cuore.
http://www.hashtaginter.it