Milan, periodo solo nero… Così non va bene nemmeno a noi

Il Direttore In Primo Piano

Il Milan è nel baratro. Questa volta anche i tifosi interisti più “accaniti” dovrebbero vestire i panni degli appassionati sportivi. Questa débâcle dei Rossoneri non giova al Calcio e, se ci pensiamo bene, sminuisce anche la nostra vittoria nel “Derby della Madonnina”. Se l’avversario era questo, infatti, poca è la gloria che ci spetta…

San Siro (lo stadio più bello del mondo) applaude Franck Henry Pierre Ribéry (Fiorentina) all’uscita dal campo, sul risultato di 1 a 3. Al termine del primo tempo i tifosi milanisti avevano fischiato i propri giocatori. Subissati di fischi. Uno spettacolo, davvero, che, anche noi, più anti-milanisti di tutti, sentiamo come una sofferenza.

Va bene, siamo tutti d’accordo: MILANO SIAMO NOI! Ma così non ci piace. Giovedì, a Torino, almeno nel primo tempo pareva un grande Milan; sembrava leggermente cambiata la situazione del Milan e con la Fiorentina ci si attendeva “la partita”: quella del cambiamento definitivo. Non è stato così. Nulla. Anzi, peggio di così non poteva andare (e non è una faccenda solo di risultato).

Sappiamo che in questi casi la soluzione (a volte giusta, ma sovente sbagliata) è “tagliare” l’allenatore. “Non arriva a mangiare il panettone”, si dice da noi (a Milano) quando la situazione è drammatica come quella del Milan oggi, a ottobre non ancora iniziato. Sei punti in sei partite, quattro sconfitte nelle ultime quattro giornate. Solo quattro reti segnate… Tutta colpa del Mister Marco Gianpaolo? Davvero? Maldini e Boban non hanno nessuna responsabilità? Beh, noi non ne siamo convinti.

Gianpaolo verrà mandato via? E chi arriverà? Sembra che il Milan abbia desiderio di imitare quell’Inter che cambiava un allenatore a settimana, aprendo un ciclo, ma negativo.

Sabato #GenoaMilan, entrambe le panchine traballano…

Pierluigi Arcidiacono
Pierluigi Arcidiacono
Il nostro Direttore, Pierluigi Arcidiacono, un giorno chiese al suo papà di portarlo ad assistere a Inter-Sampdoria, nel 1971, quando non aveva ancora dieci anni. Aveva saputo che Suarez non giocava più con la maglia nerazzurra, ma con quella blucerchiata. Questo, nella logica di un bambino, gli appariva come una cosa molto strana, quindi, desiderava vederlo in campo. Quel giorno giocavano gli uomini che avrebbero vinto l’11° scudetto della storia dell’Inter e quella squadra rimarrà sempre nel cuore del nostro Direttore. La partita finì 3 a 1 per i nerazzurri. Segnò prima Mazzola al 46°, poi, Boninsegna su rigore al 65°, ancora Boninsegna all’80° e, infine, proprio davanti agli occhi del nostro Pigi Arcidiacono, Suarez segno il goal della bandiera su rigore. Passarono un po’ di anni. Pigi scrisse molto (poesie, articoli, libri e testi teatrali) e tra i suoi scritti si trovano anche diversi testi sull’Inter. Si ricordano soprattutto: “Vade retro Satana - Storie di una vita neroazzurra” (Librificio-Proedi - 2004), “Marco Materazzi - Degno della maglia” (Il Flabello - 2006), la monografia “La Grande Inter Anni ’60” (Cigra 2003 - 2007) e “Armando Picchi - Un nome già scritto Lassù” (Il Melograno - 2011). Da non dimenticare anche: “Massimo Moratti - Mai visto un cuore così grande” (Il Flabello - 2006) e il primo libro pubblicato in Italia su Javier Zanetti, “Milano siamo noi - Il cuore del Capitano” (Il Flabello - 2009) . Nel 2013, Arcidiacono, inizia a pensare al sito #INTER (Hashtag Inter) dove si tenterà di parlare di Calcio e dell’Inter diversamente, ma sempre con cuore.
http://www.hashtaginter.it