VINCEREMO DI SICURO

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Assolutamente da leggere il libro di Michele Brambilla “VINCEREMO DI SICURO” (il titolo è una delle famose frasi di Helenio Herrera, allenatore dell’Inter dal 1960 al 1968). Edito da EDIZIONI PIEMME (2015), 195 pagine dedicate a tutti quelli che sono stati bambini. Il titolo dell’Introduzione già svela qualcosa di importante: Come eravamo, come potremmo ritornare a essere. L’Autore spiega: “Non c’è, in questo racconto, alcuna pretesa di completezza, né ordine: solo un riandare a zig zag nella memoria per ricordarci come eravamo, ma anche e soprattutto come potremmo ancora essere, se solo fossimo capaci di ritrovare la vera, grande ricchezza di quel tempo: la speranza.”.

Poi, via… Milano, 12 Maggio 1965, Luci a san Siro, la sfida memorabile con il Liverpool in Coppa dei Campioni, gli Anni Sessanta, i ricordi di Roberto Vecchioni, l’incontro con il Presidente dell’Inter Massimo Moratti, che, però, ufficialmente non lo era ancora, Coppi, il Carosello, Caterina Caselli, le Olimpiadi di Roma, Mario Corso “il Piede Sinistro di Dio”, Rimini, Herrera e Rocco…

Ecco! Ad esempio, Herrera e Rocco: “Abbiamo poi saputo che dal 1979 al 1997, per quasi vent’anni, periodicamente Herrera lasciava Venezia per andare al cimitero di Trieste. Entrando, diceva alla moglie Fiora di restare ad aspettarlo fuori, in macchina, perché voleva restare solo, a tu per tu, con il suo amico Nereo Rocco”.

Poi, ancora… Gianni Morandi, i suoi amici giornalisti, Giacomo Poretti (di Aldo Giovanni e Giacomo), Mancini, il Triplete… Quel fantastico anno per l’Italia, il 1964… Quel terribile anno per l’Inter, il 1967…

Si inizia a leggero con curiosità questo libro, d’altronde lo firma Michele Brambilla… poi, si inizia con qualche sorriso, poi, qualche lacrima. Ogni tanto si chiudono gli occhi e si ripensa a quegli anni che i più giovani conoscono solo dai racconti, dai film, dalle fotografie. Alla fine del capitolo si chiude il libro, ma poi lo si riapre: “Dai, leggo qualche altra pagina…”. A un certo punto ci si rende conto che lo abbiamo terminato e, allora, si va a ricercare quel determinato episodio o lo si racconta a un amico o alla mamma o al fidanzato, di quell’altro episodio si chiede una spiegazione alla nonna… quella pagina si rilegge ascoltando in sottofondo una canzone di Caterina Caselli e, frase dopo frase, lo si rilegge tutto.

Grazie Brambilla, ci proveremo, ad avere un pochino di speranza in più per il nostro futuro.

Pierluigi Arcidiacono
Pierluigi Arcidiacono
Il nostro Direttore, Pierluigi Arcidiacono, un giorno chiese al suo papà di portarlo ad assistere a Inter-Sampdoria, nel 1971, quando non aveva ancora dieci anni. Aveva saputo che Suarez non giocava più con la maglia nerazzurra, ma con quella blucerchiata. Questo, nella logica di un bambino, gli appariva come una cosa molto strana, quindi, desiderava vederlo in campo. Quel giorno giocavano gli uomini che avrebbero vinto l’11° scudetto della storia dell’Inter e quella squadra rimarrà sempre nel cuore del nostro Direttore. La partita finì 3 a 1 per i nerazzurri. Segnò prima Mazzola al 46°, poi, Boninsegna su rigore al 65°, ancora Boninsegna all’80° e, infine, proprio davanti agli occhi del nostro Pigi Arcidiacono, Suarez segno il goal della bandiera su rigore. Passarono un po’ di anni. Pigi scrisse molto (poesie, articoli, libri e testi teatrali) e tra i suoi scritti si trovano anche diversi testi sull’Inter. Si ricordano soprattutto: “Vade retro Satana - Storie di una vita neroazzurra” (Librificio-Proedi - 2004), “Marco Materazzi - Degno della maglia” (Il Flabello - 2006), la monografia “La Grande Inter Anni ’60” (Cigra 2003 - 2007) e “Armando Picchi - Un nome già scritto Lassù” (Il Melograno - 2011). Da non dimenticare anche: “Massimo Moratti - Mai visto un cuore così grande” (Il Flabello - 2006) e il primo libro pubblicato in Italia su Javier Zanetti, “Milano siamo noi - Il cuore del Capitano” (Il Flabello - 2009) . Nel 2013, Arcidiacono, inizia a pensare al sito #INTER (Hashtag Inter) dove si tenterà di parlare di Calcio e dell’Inter diversamente, ma sempre con cuore.
http://www.hashtaginter.it