Inter: monologo nerazzurro

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Ecco fatto. La bava alla bocca dei post Lukaku, i soliti noti, si è già asciugata. La prima Inter di Inzaghi, con Lautaro seduto comodamente in tribuna, fa il suo esordio davanti al pubblico Campione d’Italia. Sei e quattordici sono i minuti del primo goal di Milan Škriniar e del raddoppio di Çalhanoğlu, nel primo tempo. Poi c’è stato il secondo tempo: Vidal al 74’ e Džeko al minuto 87.

Chi ha acquistato il biglietto dopo il lungo digiuno Covid ha proseguito nel migliore dei modi la festa iniziata in Piazza del Duomo il 2 maggio, proseguita all’arrivo del pullman a San Siro sabato 8 maggio e che ha raggiunto il suo “apogeo” in occasione di Inter-Udinese, ultima gara di Campionato, con i giocatori affacciati dalla torre festeggianti con i tifosi.

Polemiche dietro al culetto, quindi, e, pronti via, si canta ancora: “Salutate la capolista”. L’inizio di questa stagione è ancora così e lo dimostra il pareggio della Juventus a Udine, in vantaggio di due reti al 23’ e recuperata nel secondo tempo: 2 a 2, il risultato finale.

A Milano difficile fare una valutazione seria: Inter perfetta, un monologo di gioco (e di voglia di giocare) dall’inizio alla fine. Fa piacere vedere andare in goal i due nuovi acquisti e anche Vidal che mostra sempre la sua gioia dopo aver segnato.

 

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Pierluigi Arcidiacono
Pierluigi Arcidiacono
Il nostro Direttore, Pierluigi Arcidiacono, un giorno chiese al suo papà di portarlo ad assistere a Inter-Sampdoria, nel 1971, quando non aveva ancora dieci anni. Aveva saputo che Suarez non giocava più con la maglia nerazzurra, ma con quella blucerchiata. Questo, nella logica di un bambino, gli appariva come una cosa molto strana, quindi, desiderava vederlo in campo. Quel giorno giocavano gli uomini che avrebbero vinto l’11° scudetto della storia dell’Inter e quella squadra rimarrà sempre nel cuore del nostro Direttore. La partita finì 3 a 1 per i nerazzurri. Segnò prima Mazzola al 46°, poi, Boninsegna su rigore al 65°, ancora Boninsegna all’80° e, infine, proprio davanti agli occhi del nostro Pigi Arcidiacono, Suarez segno il goal della bandiera su rigore. Passarono un po’ di anni. Pigi scrisse molto (poesie, articoli, libri e testi teatrali) e tra i suoi scritti si trovano anche diversi testi sull’Inter. Si ricordano soprattutto: “Vade retro Satana - Storie di una vita neroazzurra” (Librificio-Proedi - 2004), “Marco Materazzi - Degno della maglia” (Il Flabello - 2006), la monografia “La Grande Inter Anni ’60” (Cigra 2003 - 2007) e “Armando Picchi - Un nome già scritto Lassù” (Il Melograno - 2011). Da non dimenticare anche: “Massimo Moratti - Mai visto un cuore così grande” (Il Flabello - 2006) e il primo libro pubblicato in Italia su Javier Zanetti, “Milano siamo noi - Il cuore del Capitano” (Il Flabello - 2009) . Nel 2013, Arcidiacono, inizia a pensare al sito #INTER (Hashtag Inter) dove si tenterà di parlare di Calcio e dell’Inter diversamente, ma sempre con cuore.
http://www.hashtaginter.it