Milano si ferma – Di Maurizio Ceccarelli

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L’inatteso pareggio del Milan contro la Salernitana accende il pomeriggio di #InterSassuolo; una partita che può proiettare (in caso di vittoria) la squadra di Simone Inzaghi in testa alla classifica.

Le ultime luci del giorno accarezzano lo stadio di San Siro per una sfida che può scrivere una pagina molto importante nella storia di questo Campionato.

La realtà racconterà una storia diversa da quella sognata dalle quarantamila anime presenti al “Meazza”. Sono bastati, infatti, ventisei minuti agli uomini di Dionisi per stroncare sul nascere i buoni propositi di Skriniar e compagni. Ci hanno pensato prima Raspadori, che penetra nella difesa interista come il coltello nel burro e trafigge un incerto Handanovic e poi Scamacca lasciato inspiegabilmente solo a colpire di testa un pallone che va sul palo prima di morire in fondo alla rete.

Un uno-due tremendo, con l’Inter che crea i presupposti per riaprire la disputa, ma l’imprecisione dei suoi attaccanti vanifica ogni tentativo.

Il Sassuolo si rende pericoloso in contropiede soprattutto nel finale a certificare una vittoria assolutamente meritata. Per l’Inter una sconfitta che fa male, perché arriva dopo un periodo di appannamento di una squadra che sembra ormai una lontana parente di quella bella e vincente di alcune settimane fa. La stanchezza di un calendario terribile ha sicuramente inciso, tuttavia anche certi meccanismi offensivi non sembrano più così incisivi e soprattutto la difesa è molto più vulnerabile rispetto a prima.

Non c’è tempo, però, per rammaricarsi; pochi giorni e ci sarà da far visita a un Genoa con l’acqua alla gola che è alla disperata ricerca di punti.

L’Inter deve ricompattarsi e ritrovare quella tranquillità scalfita dalla sconfitta nel derby contro il Milan. Ora serve una reazione da Inter, il campionato è tutto da giocare, niente è ancora perduto.