L’Inter merita… – Di Nicola Amoretti

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Conte aveva avvertito tutti, ai microfoni nel pre-gara col Bologna: “L’errore sarebbe parlare; parlare a sproposito. Noi dobbiamo fare i fatti, stare zitti e pedalare.”

La squadra ha risposto sul campo, per l’ennesima volta, pedalando forte come Fausto Coppi ai tempi d’oro.

Con lo 0 a 1 del Dall’Ara e il 2 a 1 contro il Sassuolo, le vittorie consecutive in Campionato diventano dieci, recuperando una statistica che non si vedeva in casa Inter da ben 14 anni. Ricordandoci delle otto vittorie in fila del Girone d’andata, si capisce facilmente come il merito dei nerazzurri di stare lì in cima alla classifica ci sia sempre stato.

Ora il Milan al secondo posto dista 11 punti, con un punto “virtuale” in più ottenuto dallo scontro diretto a favore. La Juventus è ancor più lontana, a 12 lunghezze.

Nonostante questo vantaggio, largo ma non definitivo, nessuno parla a sproposito, nessuno la fa fuori dal vaso. Al contrario di cugini e non cugini, tifosi, calciatori, allenatori e dirigenti, sempre pronti a dar fiato alla bocca con dichiarazioni parecchio fuori luogo; l’Inter “fortunata” definita da Pirlo, quando è scoppiato il caso dei positivi di qualche settimana fa, è stata una massima degna del più grande degli aforisti.

Parlando di Pirlo, si può dire che l’Inter sia aiutata indirettamente da una Juventus che definire deludente sarebbe un grosso eufemismo; questo è innegabile, ma è fondamentale veicolare il messaggio che all’Inter non è stato regalato nulla.

Non ci sono stati favoritismi di calendario, di partite giocate, di complotti sui casi di Covid, o addirittura vantaggi di valore della rosa.

Non fidatevi di chi dice che l’Inter dovrebbe vincere il Campionato con nonchalance, passeggiando allegramente sui resti di squadre non adatte a competere con i nerazzurri.

L’Inter guarda tutti dall’alto in basso perché se lo merita, vittoria dopo vittoria, punto dopo punto.

 

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Nicola Amoretti
Nicola Amoretti
Nicola Amoretti è nato in Toscana, ad Arezzo, il 4 Gennaio 1998, proprio nel giorno in cui a San Siro si giocava Inter-Juve e Ronaldo, dopo una lunga corsa sulla destra (sfuggito anche a un tentativo di fallo) serviva a Youri Djorkaeff il pallone della vittoria. Amoretti vive a Milano dai primi Anni 2000. Attualmente studente, è appassionato di Calcio e dell’Inter, ama il Calcio inglese e si interessa anche di altri sport, specialmente: Pallacanestro e Tennis. Gioca nella Macallesi, società di periferia di Milano (squadra dove ha giocato Walter Zenga dal 1969 al 1971). Le sue passioni sono: Giornalismo, Lettura e Musica.