Ecco Eriksen, il gioiello danese simbolo del salto di qualità – Di Nicola Amoretti

In Primo Piano Nerazzurri

L’acquisto di Christian Eriksen dal Tottenham ha un valore che va oltre le qualità del calciatore e la gioia (più che giustificata) dei tifosi nerazzurri. Grazie a quello che senza dubbio si può definire il primo grande colpo del decennio, nonché, capolavoro di Marotta e Ausilio, l’Inter gonfia il petto e manda un segnale forte alle avversarie, in Italia e in Europa.

Un colpo così importante (Lukaku a parte) non lo si vedeva da parecchio tempo in casa Inter; Eriksen è un top player a 360 gradi, richiesto dai club più importanti del mondo.
Assicurarsi il cartellino dell’ormai ex Tottenham e Ajax significa vincere la concorrenza di chi sventola come unica arma il “Dio denaro”. Significa far capire a tutti che si ha tra le mani un progetto di cui ci si può fidare e che, finalmente, attrae anche chi, pochi anni fa, non ci avrebbe considerato.

Nel corso degli ultimi tre anni, infatti, l’Inter si è risvegliata da una sorta di “coma sportivo” che durava da troppo tempo. Il risveglio è stato lento e graduale, ma si può riassumere in tre punti fondamentali.

1) Risultati sportivi: solo tre anni fa l’Inter ha concluso la stagione 2016/17 al settimo posto, non qualificandosi per le Coppe europee e chiudendo a -28 punti dalla Juventus. Le due qualificazioni alla Champions League conquistate nei due anni successivi hanno risollevato l’entusiasmo di un club quasi morto, senza idee chiare e con gravi problemi di fondo. Ora, a metà Campionato in corso, la lotta con la corazzata Juventus per il Campionato fa sembrare tre anni fa così lontani…

2) Qualità della rosa: Eriksen, Lukaku, Sanchèz, Godìn, De Vrij e chi più ne ha più ne metta. Sia chiaro, la rosa non è ancora al top e presenta qualche mancanza, ma sicuramente è una lista di giocatori più rispettabile di Jonathan, Alvaro Pereira, M’Vila, Dodò…

3) Suning: dopo un dubbio operato di Erick Thorir la società è passata in mano a Suning che, seppur con qualche intoppo iniziale, ha già dato qualche frutto. L’uscita dai parametri restrittivi del Financial Fair Play ha aiutato a compiere i due punti sopracitati.
Ora si ha la consapevolezza che ai piani alti ci sia qualcuno che farà il bene dell’Inter.

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Nicola Amoretti
Nicola Amoretti
Nicola Amoretti è nato in Toscana, ad Arezzo, il 4 Gennaio 1998, proprio nel giorno in cui a San Siro si giocava Inter-Juve e Ronaldo, dopo una lunga corsa sulla destra (sfuggito anche a un tentativo di fallo) serviva a Youri Djorkaeff il pallone della vittoria. Amoretti vive a Milano dai primi Anni 2000. Attualmente studente, è appassionato di Calcio e dell’Inter, ama il Calcio inglese e si interessa anche di altri sport, specialmente: Pallacanestro e Tennis. Gioca nella Macallesi, società di periferia di Milano (squadra dove ha giocato Walter Zenga dal 1969 al 1971). Le sue passioni sono: Giornalismo, Lettura e Musica.