Il gruppo c’è o qualcuno è “single”… – Di Roberta Santoro

In Campo In Primo Piano

Non ha convinto ma ha vinto; per molti tifosi questo è ciò che conta ma, ai più, l’Inter di Spalletti lascia molti spunti sui quali riflettere. Gioca con il Benevento un primo tempo scialbo, in una cornice dove echeggiano i fischi dei tifosi. Spalletti grida dalla panchina, anzi, fuori dalla sua area tecnica, cammina pensieroso mentre il Benevento, ordinato e competitivo, sfrutta ogni minimo spazio lasciato sguarnito dai neroazzurri. Non c’è, l’Inter non c’è. Non incalza, non fa paura, non si capisce. Forse la fortuna decide di fare capolino a San Siro e al Benevento non viene concesso un rigore netto che probabilmente avrebbe cambiato le sorti della partita. Difficile dire se a un certo punto sia prevalso l’orgoglio ma la buona sorte decide di godersi lo spettacolo e il secondo tempo fa ben sperare; un’occasione fallita da Coda davanti ad Handanovič solo, una occasione fallita anche da Éder. Poi Karamoh e la sua agilità al posto di Rafinha comunque impalpabile. Sandro, il Capitano del Benevento, ottimo in campo è costretto a lasciare per infortunio e le palle alte dei nostri centrali, la prima vincente di Škriniar su calcio d’angolo e la seconda di Ranocchia che ferisce di testa su passaggio di João Cancelo.

L’Inter in netto vantaggio. Circostanze o sblocco psicologico? Il Benevento resta anche in dieci per la doppia ammonizione di Viola e i nerazzurri, in superiorità numerica, tentano la terza rete . La partita finisce con il coro della Curva Nord che richiama i ragazzi e il riscatto di Ranocchia che in intervista puntualizza sul fatto che “il gruppo quando è unito è incisivo e vincente”, che la squadra ha tirato fuori il carattere e che si giocherà carichi contro il Milan (fresco di vittoria a Roma contro i giallorossi). I dubbi restano tanti; se avessero accordato quel rigore al Benevento il taglio della partita sarebbe stato sicuramente diverso e allora ci chiediamo: nel primo tempo la squadra “non ha fatto gruppo”? , “un blocco psicologico dovuto a cause sconosciute ha mandato giocatori blasonati e notoriamente forti in tilt”? La gara contro il Milan sarà una cartina di tornasole per i ragazzi di Spalletti che, a oggi, non hanno scuse per fallire visto che lo spirito vincente c’è … O almeno così sembra.

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Roberta Santoro
Roberta Santoro
Roberta Santoro, dottoressa in Scienza dello Sport è specializzata in Marketing Organizzazione e Sociologia dello Sport. Attualmente svolge la professione di Personal Trainer. Da bambina praticava l’Atletica Leggera correndo i 100 metri, ma i suoi tempi non erano dare record e, quindi, si è diplomata in pianoforte presso il Conservatorio di Como. Appassionata di Calcio si è dedicata anche all’arbitraggio di questo sport. Ama il Calcio e naturalmente è interista.