Napoli, squadra Globetrotter, tutto fumo e niente arrosto – Il Napoli vince a Milano, va a un solo punto da una Roma “spompata” (per ora ancora al secondo posto), ha nel mirino un calendario più facile di quello dei Giallorossi (perché la Roma avrà nelle ultime quattro giornate sia il Milan – a San Siro al prossimo turno – sia, subito dopo, la Juventus in casa), eppure, Maurizio Sarri è nervosetto. Lo è davanti alle telecamere delle televisioni nazionali e lo è, poco dopo, nella sala del “Meazza” dedicata alle interviste agli allenatori, a fine partita. Il problema c’è e lui lo sa. Il suo è un Napoli circense, esprime sicuramente un gioco divertente, bello da vedere (che al “Meazza” fa sparire l’Inter), ma inconcludente, tutto fumo e niente arrosto. Questo, almeno, quanto si è visto ieri sul campo di San Siro. Si, lo sappiamo, ma è troppo facile l’analisi post 90’… La verità è che, se non vi fosse stato quel meraviglioso regalo dello sfortunato Yūto Nagatomo, dei 12 tiri fatti dai giocatori del Napoli solo 3 sono stati nello specchio della porta (lo stesso numero di quelli dei nerazzurri). Uno è stato, appunto, il goal regalato a Callejón, poi, due belle parate di Samir Handanovič. Gli altri nove tiri, anche quando (in alcune occasioni) hanno superato con un pallonetto il super portiere nerazzurro, non sono finiti nella rete. Quindi? Quindi è proprio come se gli Harlem Globetrotters facessero i loro numeri di palleggi e passaggi con l’arancione “palla a spicchi”, ma non la mettessero mai nel canestro. Sarri lo sa: gli Harlem non sono iscritti a nessun Campionato… Questo è il punto.
Lo scorso anno il Napoli è arrivato secondo, a nove punti dalla Juventus. In Coppa Italia è sfigurato contro l’Inter di Roberto Mancini. Intanto, Mancini è sfigurava davanti al mondo… L’Europa 2015/2016 non la analizziamo nemmeno. Quest’anno in Champions League i partenopei hanno vinto il Girone. Sì, ma che vuol dire? Agli Ottavi sono usciti dalla competizione, dopo avere giocato contro il Real Madrid di Zinédine Zidane, alla pari. Il Real Madrid, però, è in Semifinale. Qualche scusa i napoletani possono averla in Coppa Italia: dopo aver deriso l’Inter per le lamentele nerazzurre dopo la gara con la Juve in Campionato, hanno fatto una buona esperienza dell’arroganza bianconera. E il Campionato? Si è detto miei signori: è tutto fumo e niente arrosto, perché il vero Calcio, in Italia, lo gioca solo una squadra, la Juventus. E Sarri lo sa.