Napoli, squadra Globetrotter, tutto fumo e niente arrosto – Di Pierluigi Arcidiacono

Calcio

Napoli, squadra Globetrotter, tutto fumo e niente arrosto – Il Napoli vince a Milano, va a un solo punto da una Roma “spompata” (per ora ancora al secondo posto), ha nel mirino un calendario più facile di quello dei Giallorossi (perché la Roma avrà nelle ultime quattro giornate sia il Milan – a San Siro al prossimo turno – sia, subito dopo, la Juventus in casa), eppure, Maurizio Sarri è nervosetto. Lo è davanti alle telecamere delle televisioni nazionali e lo è, poco dopo, nella sala del “Meazza” dedicata alle interviste agli allenatori, a fine partita. Il problema c’è e lui lo sa. Il suo è un Napoli circense, esprime sicuramente un gioco divertente, bello da vedere (che al “Meazza” fa sparire l’Inter), ma inconcludente, tutto fumo e niente arrosto. Questo, almeno, quanto si è visto ieri sul campo di San Siro. Si, lo sappiamo, ma è troppo facile l’analisi post 90’… La verità è che, se non vi fosse stato quel meraviglioso regalo dello sfortunato Yūto Nagatomo, dei 12 tiri fatti dai giocatori del Napoli solo 3 sono stati nello specchio della porta (lo stesso numero di quelli dei nerazzurri). Uno è stato, appunto, il goal regalato a Callejón, poi, due belle parate di Samir Handanovič. Gli altri nove tiri, anche quando (in alcune occasioni) hanno superato con un pallonetto il super portiere nerazzurro, non sono finiti nella rete. Quindi? Quindi è proprio come se gli Harlem Globetrotters facessero i loro numeri di palleggi e passaggi con l’arancione “palla a spicchi”, ma non la mettessero mai nel canestro. Sarri lo sa: gli Harlem non sono iscritti a nessun Campionato… Questo è il punto.

Lo scorso anno il Napoli è arrivato secondo, a nove punti dalla Juventus. In Coppa Italia è sfigurato contro l’Inter di Roberto Mancini. Intanto, Mancini è sfigurava davanti al mondo… L’Europa 2015/2016 non la analizziamo nemmeno. Quest’anno in Champions League i partenopei hanno vinto il Girone. Sì, ma che vuol dire? Agli Ottavi sono usciti dalla competizione, dopo avere giocato contro il Real Madrid di Zinédine Zidane, alla pari. Il Real Madrid, però, è in Semifinale. Qualche scusa i napoletani possono averla in Coppa Italia: dopo aver deriso l’Inter per le lamentele nerazzurre dopo la gara con la Juve in Campionato, hanno fatto una buona esperienza dell’arroganza bianconera. E il Campionato? Si è detto miei signori: è tutto fumo e niente arrosto, perché il vero Calcio, in Italia, lo gioca solo una squadra, la Juventus. E Sarri lo sa.

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Pierluigi Arcidiacono
Pierluigi Arcidiacono
Il nostro Direttore, Pierluigi Arcidiacono, un giorno chiese al suo papà di portarlo ad assistere a Inter-Sampdoria, nel 1971, quando non aveva ancora dieci anni. Aveva saputo che Suarez non giocava più con la maglia nerazzurra, ma con quella blucerchiata. Questo, nella logica di un bambino, gli appariva come una cosa molto strana, quindi, desiderava vederlo in campo. Quel giorno giocavano gli uomini che avrebbero vinto l’11° scudetto della storia dell’Inter e quella squadra rimarrà sempre nel cuore del nostro Direttore. La partita finì 3 a 1 per i nerazzurri. Segnò prima Mazzola al 46°, poi, Boninsegna su rigore al 65°, ancora Boninsegna all’80° e, infine, proprio davanti agli occhi del nostro Pigi Arcidiacono, Suarez segno il goal della bandiera su rigore. Passarono un po’ di anni. Pigi scrisse molto (poesie, articoli, libri e testi teatrali) e tra i suoi scritti si trovano anche diversi testi sull’Inter. Si ricordano soprattutto: “Vade retro Satana - Storie di una vita neroazzurra” (Librificio-Proedi - 2004), “Marco Materazzi - Degno della maglia” (Il Flabello - 2006), la monografia “La Grande Inter Anni ’60” (Cigra 2003 - 2007) e “Armando Picchi - Un nome già scritto Lassù” (Il Melograno - 2011). Da non dimenticare anche: “Massimo Moratti - Mai visto un cuore così grande” (Il Flabello - 2006) e il primo libro pubblicato in Italia su Javier Zanetti, “Milano siamo noi - Il cuore del Capitano” (Il Flabello - 2009) . Nel 2013, Arcidiacono, inizia a pensare al sito #INTER (Hashtag Inter) dove si tenterà di parlare di Calcio e dell’Inter diversamente, ma sempre con cuore.
http://www.hashtaginter.it