Di nerazzurro il cielo si colora…

Together Inter Milano

Si racconta che il Calcio sia nato in Inghilterra… certamente quello moderno sì. Ma leggi di qui e studia di là, noi di hashtaginter.it abbiamo scoperto alcune notizie interessanti. Secondo i nostri studi, infatti, negli annali della storia cinese c’è qualcosa di molto interessante. Avete letto bene: “storia cinese”. Già 2697 anni prima della nascita di Gesù Cristo (stiamo parlando di 47 secoli fa) regnava in Cina l’Imperaore Huang-Ti. Proprio questo Sovrano aveva inventato un giuoco la cui traduzione è: «la palla di cuoio spinta con il piede». Ma le nostre informazioni non si fermano qui, perché, se non esiste – almeno per ora – una notizia più antica sul giuoco del pallone, noi siamo anche in grado di svelarvi che sempre in Cina si è sviluppata quella forte passione per questo giuoco: il tifo. In tempi sono più recenti (si fa per dire…), ma oltre 2000 anni fa, un altro Imperatore della Cina, Chen-Ti, «manifestava, durante una partita di calcio, un entusiasmo poco conforme alla dignità imperiale». Più di così… Diremmo che le premesse per questa buona nuova Inter ci sono tutte.

Pierluigi_Arcidiacono_riproduzione_ del_ primo_pallone_nato _in_Cina

Ora, però, è necessario rimanere sereni. Il F.C. Internazionale fonda la propria storia nella Milano dei primi anni del secolo scorso. Si era nel 1908, ma si creò un sodalizio moderno, che nell’idea del giovane pittore Giorgio Muggiani aveva un destino già segnato. Egli lo colse in quel cielo nero e blu stellato, che ammirava sopra alle guglie del Duomo. Sappiamo che ebbe ragione. L’Inter brillò, davvero, come una stella. Ben prima che (nel 2006) il mitico cronista Marco Civoli esultasse per la vittoria della Nazionale Italiana, pronunziando: «Il cielo è azzurro sopra Berlino», un vecchio inno dell’Inter (“Cuore Nerazzurro”) recitava: «Ora di nerazzurro il cielo si colora…». Proseguiva: «Senti, nell’aria c’è profumo di vittoria, il cuore nerazzurro sogna gloria e vuol cantare la sua fedeltà… alla sua storia». Dobbiamo ricominciare da qui.

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Sogniamo la nostra gloria, ma cantiamo insieme. Abbandoniamo ragionamenti “frettolosi”, ma costruiamo il futuro insieme. Avete capito bene: vi stiamo chiedendo di avere fiducia, ma di avere ancora pazienza, di non pensare che l’arrivo di nuovi capitali corrisponda a una “rivoluzione” immediata, all’arrivo di Campioni da tutto il mondo e a successi subitanei. Bisogna “edificare” il futuro dell’Inter. La nostra speranza nel nostro Imperatore Zhang Jindong è questa. E noi dobbiamo aiutarlo a capire il cuore di Milano, il cuore nerazzurro, la nostra storia. I giocatori che arriveranno – magari non subito quest’anno – devranno amare la nostra maglia, dovranno davvero capire cosa significhi essere dell’Inter, ma questo tipo di “rieducazione” deve cominciare anche dai tifosi.

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La nostra storia. Traiamone esperienza, coscienza e monito. Ricordiamoci quanto tempo fu necessario a “il Mago” Helenio Herrera per creare la “Grande Inter” e quale, però, fu il risultato. Un ciclo glorioso che non si esaurì negli Anni Sessanta, ma che diede ancora un colpo di coda tra il 1970 e il 1972 sotto la guida di Gianni Invernizzi. Ricordiamoci che sia “l’Inter Operaia” di Eugenio Bersellini, sia “l’Inter dei Record” di Giovanni Trapattoni non vinsero subito. E quanto tempo c’è voluto per arrivare all’Inter del “Triplete”? Dobbiamo credere nel futuro, le premesse ci sono. Veritas Filia Temporis.

C’è solo l’Inter!

Il_Direttore_di_hashtaginter.it_ e_una_riproduzione_del_primo_pallone_Cina_2697_A.C.

 

 

Pierluigi Arcidiacono
Pierluigi Arcidiacono
Il nostro Direttore, Pierluigi Arcidiacono, un giorno chiese al suo papà di portarlo ad assistere a Inter-Sampdoria, nel 1971, quando non aveva ancora dieci anni. Aveva saputo che Suarez non giocava più con la maglia nerazzurra, ma con quella blucerchiata. Questo, nella logica di un bambino, gli appariva come una cosa molto strana, quindi, desiderava vederlo in campo. Quel giorno giocavano gli uomini che avrebbero vinto l’11° scudetto della storia dell’Inter e quella squadra rimarrà sempre nel cuore del nostro Direttore. La partita finì 3 a 1 per i nerazzurri. Segnò prima Mazzola al 46°, poi, Boninsegna su rigore al 65°, ancora Boninsegna all’80° e, infine, proprio davanti agli occhi del nostro Pigi Arcidiacono, Suarez segno il goal della bandiera su rigore. Passarono un po’ di anni. Pigi scrisse molto (poesie, articoli, libri e testi teatrali) e tra i suoi scritti si trovano anche diversi testi sull’Inter. Si ricordano soprattutto: “Vade retro Satana - Storie di una vita neroazzurra” (Librificio-Proedi - 2004), “Marco Materazzi - Degno della maglia” (Il Flabello - 2006), la monografia “La Grande Inter Anni ’60” (Cigra 2003 - 2007) e “Armando Picchi - Un nome già scritto Lassù” (Il Melograno - 2011). Da non dimenticare anche: “Massimo Moratti - Mai visto un cuore così grande” (Il Flabello - 2006) e il primo libro pubblicato in Italia su Javier Zanetti, “Milano siamo noi - Il cuore del Capitano” (Il Flabello - 2009) . Nel 2013, Arcidiacono, inizia a pensare al sito #INTER (Hashtag Inter) dove si tenterà di parlare di Calcio e dell’Inter diversamente, ma sempre con cuore.
http://www.hashtaginter.it