Ciao Andrea, ciao Toro Seduto…

Il Direttore In Primo Piano Nerazzurri

Ciao Andrea, Ciao Toro Seduto. “Ci si rivede”, hanno scritto in molti e altri: “Rimarrai sempre qui con noi” e, altri, ancora: “Rimarrai sempre nel mio cuore”. Sono omaggi differenti, da parte di coloro che ti conoscevano personalmente, alcuni più intimi, altri amici dei BOYS e, poi, i Camerati…
Sono tutte verità, perché le persone come te non se ne vanno, perché l’Aldilà spirituale esiste e, quando arriva uno come te tutti lo accolgono e affermano: “Caspita, questo era uno in gamba anche sulla Terra”.

Il tributo che ti è stato dato in questi giorni è giusto; è giusto e ti è dovuto, perché tu eri davvero “Toro Seduto” e perché il Vate ce lo ha insegnato: IO HO QUEL CHE HO DONATO.

Ora va in scena il rito, l’ultimo saluto.

Io ti lascio andare con quanto ho scritto su fb (dove abbiamo dialogato tante volte) l’altro giorno, appreso della tua morte. Che la terra ti sia lieve. Ci si rivede, garantito. Garantito al limone…:

NON RIESCO A SMETTERE DI PENSARCI, ANDREA…
In questo periodo ero tutto preso dalle mie faccende: a metà ottobre il ricovero (seppur breve) per i controlli al cuore, ma, dimesso, sono stato a Varallo Sesia a girare un video Western moderno; poi, un esame dietro l’altro… Oggi mi hanno detto: “Tutto a posto.”
Il 20. XI la presentazione del libro nuovo e la sorpresa di avere una sala sold out non appena abbiamo presentato l’evento. Ecco, tra le 120 prenotazioni c’eri tu, Toro Seduto. All’ingresso abbiamo solo scambiato un cenno di saluto e uno sguardo: occhi negli occhi. La tua educazione era questa: tu hai capito subito che ero in difficoltà organizzative e non mi hai sottratto nemmeno un minuto. Cazzo! Ma perché non lo hai fatto? Ora io sto male: ricordo i tuoi occhi a 50 centimetri dai miei e, poi, la foto con la tua mamma con te bambino con i capelli rossi uguali ai miei.
Che si fa? Dove ci si rivede?
Pigi

Pierluigi Arcidiacono
Pierluigi Arcidiacono
Il nostro Direttore, Pierluigi Arcidiacono, un giorno chiese al suo papà di portarlo ad assistere a Inter-Sampdoria, nel 1971, quando non aveva ancora dieci anni. Aveva saputo che Suarez non giocava più con la maglia nerazzurra, ma con quella blucerchiata. Questo, nella logica di un bambino, gli appariva come una cosa molto strana, quindi, desiderava vederlo in campo. Quel giorno giocavano gli uomini che avrebbero vinto l’11° scudetto della storia dell’Inter e quella squadra rimarrà sempre nel cuore del nostro Direttore. La partita finì 3 a 1 per i nerazzurri. Segnò prima Mazzola al 46°, poi, Boninsegna su rigore al 65°, ancora Boninsegna all’80° e, infine, proprio davanti agli occhi del nostro Pigi Arcidiacono, Suarez segno il goal della bandiera su rigore. Passarono un po’ di anni. Pigi scrisse molto (poesie, articoli, libri e testi teatrali) e tra i suoi scritti si trovano anche diversi testi sull’Inter. Si ricordano soprattutto: “Vade retro Satana - Storie di una vita neroazzurra” (Librificio-Proedi - 2004), “Marco Materazzi - Degno della maglia” (Il Flabello - 2006), la monografia “La Grande Inter Anni ’60” (Cigra 2003 - 2007) e “Armando Picchi - Un nome già scritto Lassù” (Il Melograno - 2011). Da non dimenticare anche: “Massimo Moratti - Mai visto un cuore così grande” (Il Flabello - 2006) e il primo libro pubblicato in Italia su Javier Zanetti, “Milano siamo noi - Il cuore del Capitano” (Il Flabello - 2009) . Nel 2013, Arcidiacono, inizia a pensare al sito #INTER (Hashtag Inter) dove si tenterà di parlare di Calcio e dell’Inter diversamente, ma sempre con cuore.
http://www.hashtaginter.it